Salernitana all’asciutto da due partite, ultimi 180’ in cui si è raccolto uno striminzito punticino e reparto offensivo che non segna da tre gare. Sono i numeri della truppa di Bollini che ha frenato bruscamente non appena le bocche da fuoco granata hanno gioco forza tirato il fiato. Sarà anche per questo che il tecnico di Poggio Rusco recentemente auspicava, quasi elemosinando, un contributo in zona gol anche di centrocampisti e difensori. Richiesta ottenuta a metà. Ma comunque coperta corta se si considera che l’astinenza di Coda e compagni si sta facendo sentire. Il bomber ex Parma non segna dalla partita con il Brescia all’Arechi, in cui sigillò il 13esimo centro stagionale e nella stessa partita andò in rete anche il ritrovato gemello Alfredo Donnarumma. Ironia della sorte i due non hanno timbrato più il cartellino proprio da allora. E se per Coda si è trattato di astinenza vera e propria determinata da errori, cattivi rifornimenti o bravura dell’avversario, per Donnarumma dall’impossibilità di imprimere il suo marchio per scelte tecniche che lo hanno comunque tenuto fuori dalla contesa relegandolo quasi sempre in panchina ed anche per noie fisiche che lo hanno costretto addirittura in tribuna. L’ultimo acuto del reparto offensivo porta la firma di Alessandro Rosina autore del gol vittoria all’Arena Garibaldi contro il Pisa. L’ex Zenit subentrò a Joao Silva a metà ripresa, mettendo a segno poco dopo il gol da tre punti che consentì alla Salernitana di calare il poker di vittorie consecutive. Da allora, però, si è registrata una brusca frenata. Prima il pareggio ad occhiali con il Cittadella allo stadio Arechi; poi la sconfitta di sabato scorso al Libero Liberati di Terni contro le fere, allora penultime in graduatoria.
Prima di allora però c’erano già state avvisaglie di un attacco stanco e a singhiozzo. Basti pensare che contro l’Ascoli all’Arechi nel perentorio 2 a 0 rifilato ai marchigiani furono Sprocati, al primo gol in maglia granata, e Bernardini ad andare a segno.
Inutile dire che nel periodo pasquale, Bollini sogna di ritrovare nell’uovo di pasqua il contributo delle bocche da fuoco granata. Magari da scartare a pasquetta contro il latina all’Arechi.