“Subito sgravi fiscali da Regione Campania, Comune di Scafati e dalla Provincia di Salerno per i titolari dell’Artecarta, l’azienda di Scafati andata completamente distrutta nell’incendio divampato nella notte di lunedì. Aiuti anche dalla Regione, con l’Ormel, l’Osservatorio regionale del mercato del lavoro, per attivare immediatamente gli ammortizzatori sociali per i 54 dipendenti della ditta di via Ferraris”.
Solidarietà alle maestranze e agli imprenditori dell’Artecarta arriva da Luigi Vicinanza, sindacalista della Cisal provinciale, che appena ha appreso di quanto accaduto sta cercando di mobilitarsi per non lasciare soli tutte le professionalità dell’azienda impegnata nella realizzazione di confezioni in cartone per dolci di tutti i tipi. “Mi stupisce il silenzio, eccezion fatta per qualcuno, dei sindacati confederali sulla vicenda. La Artecarta della famiglia Cascone è un’eccellenza campana e che tutta Italia ci invida. Basta dare uno sguardo alle commesse per capire di cosa stiamo parlando. Forse il potere delle deleghe è così forte da impedire a qualcuno di dirsi solidale con chi ha perso tutto”, ha detto. “Le indagini faranno il loro corso e sono certo che la magistrature darà subito risposte certe per assicurare i delinquenti che hanno mandato in fumo sogni, speranze e cinque milioni di euro. Ma ora la politica, insieme ai sindacati, devono dare risposte certe a chi non ha più un lavoro. Innanzitutto devono essere congelati i pagamenti di tutti i tributi per i titolari della ditta e mi auguro che la Regione, attraverso l’Ormel, possa sbloccare gli ammortizzatori sociali entro Natale. Bisogna dare serenità a 54 famiglie prima delle festività natalizie”.
Da qui, l’appello alla giunta regionale: “Il governatore Vincenzo De Luca e tutti i consiglieri regionali mettano da parte le divisioni politiche e uniscano le forze per la Artecarta. Scafati, per i motivi che già tutti conosciamo, è già in ginocchio da tempo. L’azienda di via Ferraris era rimasta una delle poche note positive. Adesso aiutiamola a rinascere.