Apre la Lungoirno, o meglio il tratto finale, il più difficile da realizzare del nuovo asse stradale e pedonale che unendo in modo trasversale la parte nord con la zona a sud della città rappresenta una svolta essenziale nella viabilità cittadina. Completati i quattro tunnel per i quali sono stati necessari cinque anni in gran parte dovuti alle difficoltà di conciliare il cantiere con il passaggio dei treni.
Nell’ambito dell’intervento che porta alla nascita di un asse di 3 km e mezzo, sono state realizzate,
all’altezza di via Vinciprova, una rotatoria e diverse opere di arredo urbano. Come ha ricordato in un articolo sul quotidiano La Città, il giornalista Giannetto Giannatasio, l’attuale Lungoirno è la rivisitazione di un progetto iniziale che nato nella Giunta Giordano con l’allora assessore Fulvio Bonavitacola, fu bocciato dai salernitani per la parte che prevedeva la copertura del fiume Irno e fermato dalla tangentopoli salernitana.
Nella seconda metà degli anni novanta, con l’approvazione di un’area di attuazione urbanistica, nel ridisegno della città, progettato da Oriol Bohigas, redattore del piano urbanistico comunale di Salerno,
la Lungoirno rinasce e comincia a prendere forma fino ad arrivare al completamento di oggi. Nella seconda metà degli anni novanta, con l’approvazione di un’area di attuazione urbanistica, nel ridisegno della città, progettato da Oriol Bohigas, redattore del piano urbanistico comunale
di Salerno, la Lungoirno rinasce e comincia a prendere forma fino ad arrivare al completamento di oggi. L’apertura della strada significa anche la partenza in via sperimentale un nuovo dispositivo di traffico nella zona.