Da settimane si registra l’assordante silenzio dei patron che da Roma come dai luoghi scelti per le vacanze natalizie non hanno fatto sentire la propria voce sulle cose di casa granata. Claudio Lotito ha incassato ieri un importante successo politico, grazie all’elezione di Dal Pino a presidente della Lega di A, ed ora attende la pronuncia del Collegio Arbitrale cui la Salernitana si è rivolta per la situazione che riguarda Alessio Cerci. Il club granata propone una multa al calciatore, reo di aver violato il regolamento interno. Potrebbe essere il primo passo verso l’addio di Cerci che, al momento, sembra un separato in casa. Al silenzio della proprietà fa da contraltare il fermento che anima la tifoseria granata. Ieri sera, presso la sede dell’Associazione Generazione Donato Vestuti, s’è svolto un incontro pubblico aperto a tutti i tifosi per provare a trovare una sintesi, una linea d’azione comune con l’obiettivo di scuotere la coscienza della proprietà granata. L’insoddisfazione ed il malcontento per il modo di agire di proprietà e dirigenza sono sentimenti trasversali nella tifoseria granata, ma, anziché la diserzione ad oltranza, l’idea che ha preso quota è quella di riempire lo stadio Arechi quanto più possibile, a cominciare dalla Curva Sud, per mettere in atto una dura forma di contestazione verso la società, che, dopo aver promesso nel recente passato un cambio di rotta ed una maggiore determinazione nel perseguire importanti obiettivi sportivi, ha deluso le aspettative che aveva alimentato. Il 25 gennaio, in occasione della gara interna col Cosenza, la tifoseria granata intende dare un segnale di unione e compattezza, non disertando ma affollando l’Arechi al fine di confermare, qualora ce ne fosse bisogno, attaccamento e passione ma, al tempo stesso, ribadire un forte dissenso verso la società. Contestazione allo stadio e non fuori, almeno per la prossima partita ed almeno fino ad un nuovo incontro che dovrebbe tenersi nelle prossime settimane. Non è escluso che si possa anche organizzare un corteo che percorra le strade cittadine, potendo contare su un’ampia partecipazione popolare come in occasione di quello del 19 giugno. Questa la linea che la tifoseria intende adottare, ora si aspetta un segnale dalla società. Non si possono dimenticare le omissioni, le offese, le promesse non mantenute, la mancanza di una strategia e di una chiara programmazione tecnica, tutte circostanze che, in questi mesi, hanno spinto molti tifosi a restare a casa e a vedere nel cambio al vertice della società l’unico modo per poter tornare a sognare. A tutti costoro la società granata non ha mai voluto tendere la mano, non sentendosi mai in dovere di spiegare, di chiarire, di scusarsi non a parole ma agendo, mettendo in pratica azioni tali da dimostrare in modo inequivocabile la volontà di vincere. La contestazione, si spera, possa stimolare i patron più di quanto non abbia fatto in passato. Non bisognerà aspettare tanto per avere una risposta chiara. Il 31 gennaio non tarderà, infatti, ad arrivare.
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