Sulla carta risultavano nullatenenti e beneficiavano del reddito di cittadinanza. Ma in realtà così come scoperto dai Finanzieri facevano i contrabbandieri. Sono 5, tutti di età compresa tra i 50 e i 60 anni, i soggetti tra i 12 dell’intera banda che secondo gli inquirenti operava in diversi comuni dell’agro nocerino-sarnese , arrestati stamani dalla Guardia di finanza al termine di un’indagine coordinata dalla procura di Salerno. L’accusa nei loro confronti– tutti raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare – è di associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri. L’operazione è scattata nelle
prime ore della mattinata, con oltre 50 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno, su disposizione di questa D.D.A., che hanno eseguito nelle provincie di Salerno e Napoli un’ordinanza di custodia cautelare personale nei confronti dei 12 indagati gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri e di reati di illecita detenzione, trasporto e commercializzazione di ingenti quantitativi di sigarette provenienti, in larga parte, da paesi dell’Est-Europa, soprattutto, dall’Ucraina, e, in misura minore, dalla Cina. I Finanzieri della Compagnia di Scafati hanno notificato provvedimenti restrittivi in carcere nei confronti di carico di 9 indagati. Due indagati sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari ed e nei confronti di un indagato è stata applicata la misura del divieto di dimora nei Comuni di Scafati e San Marzano sul Sarno. Durante le perquisizioni sono stati rinvenuti e sequestrati circa 30 kg di tabacchi lavorati esteri. Sulla base delle emergenze investigative la Guardia di Finanza ha calcolato che l’organizzazione ha movimentato e commercializzato, nel periodo giugno/agosto 2018, oltre 3 tonnellate di sigarette (di cui oltre 200 chili sottoposte a sequestro), generando un volume d’affari illecito stimato in oltre 500.000 euro. Il Gip, con l’ordinanza cautelare, ha sospeso altresì il beneficio del reddito di cittadinanza a cinque indagati destinatari della misura in carcere.