Con i loro trattori giganti, con ruote grosse alte 2 metri hanno attraversato l’intera città di Salerno passando per le strade principali da Via Wenner fino a raggiungere Piazza della Concordia e raccogliendo applausi e consensi da parte dei cittadini.
Così al suono imponente dei loro clacson si sono aggiunti gli applausi del battito delle mani delle persone che hanno assistito al passaggio dei 100 trattori che questa mattina sono partiti da Bivio Pratole attraversando Bellizzi Pontecagnano fino a raggiungere Salerno. Un lungo serpertone si è snodato da Via delle Calabrie verso via Wenner per attraversare l’intera tratta principale passando per Mercatello, Pastena Torrione e poi Salerno. Non sono mancati i disagi alla circolazione stradale ma la manifestazione nel complesso supportata ed accompagnata dalle forze dell’ordine lungo tutto il percorso non ha subito alcun intoppo fatta eccezione per una piccola pausa nei pressi della stazione ferroviaria dove un guasto meccanico ha arrestato la marcia di un trattore.
La manifestazione di protesta alimentate da preoccupazioni economiche, ambientali e legislative, ha raggiunto pienamente l’obiettivo con la protesta contro le politiche agricole europee, in sintonia con quanto sta succedendo in altre città italiane ed in Europa. Oltre ai 100 trattori agli agricoltori stamani si sono aggiunti anche diversi operatori del settore, distribuiti ai cittadini volantini informativi dove sono stati elencati i motivi della protesta dove gli agricoltori della piana del Sele hanno spiegato in sei punti le minacce che potrebbe subire il settore agricolo.
Sebbene ci sia l’impegno del governo con il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida che ha annunciato di essere al lavoro sull’Irpef e su una ulteriore proposta che garantisca, nel modo più rilevante possibile gli imprenditori agricoli, la protesta dei trattori non si ferma fin quando non ci saranno impegni presi “nero su bianco”, come hanno dichiarato stamani gli organizzatori della manifestazione Paolo Del Grosso ed Antonio Vivone.