Avviare una start up e concretizzare un’idea geniale che pensiamo che nessuno abbia ancora avuto? Un sogno ad occhi aperti, che molti giovani imprenditori provano a realizzare avviando progetti alle volte avveniristici, altre volte semplicemente intelligenti ed in grado di colmare una mancanza a livello di domanda del pubblico. Eppure non si tratta di un’operazione poi così semplice: nonostante il boom di nuove attività imprenditoriali, sono quelle che falliscono a rappresentare il caso che non fa notizia, ma che si agita dietro una coltre di apparente perfezione. Vediamo dunque quali sono i rischi e le minacce per una startup e quali possono essere le possibili soluzioni per evitare una prematura crisi.
Startup a rischio: attenzione al co-founder
Avete avuto una buona idea per avviare un progetto imprenditoriale? Allora evitate di farvi prendere dalla fretta e di avviare una partnership col primo socio interessato, perché potreste portarvi in casa un truffatore, o comunque qualcuno non esattamente portato per gli affari. Come fare per capirlo anzitempo? Portali web come Icribis permettono di fare la ricerca anagrafica di una persona, così da venire a conoscenza di informazioni interlocutorie quali le quote di partecipazione in altre società e i pretesti pregiudizievoli: in questo modo, saprete sempre come giudicare l’affidabilità di un co-founder.
Il rischio degli investimenti fallimentari
Investire non significa sperperare: uno dei maggiori pericoli per una startup, infatti, è la scarsa vena imprenditoriale di chi gestisce la liquidità. Per questo motivo, dovrete sempre sapere dove, come e quando investire il vostro piccolo capitale: ad esempio, studiando il mercato è possibile comprendere quali progetti possono trovare un riscontro nel lungo periodo, e quali invece potrebbero dimostrare un ciclo di vita troppo breve. Ovviamente rischiare su un’idea innovativa può starci, ma sempre stando attenti a non anticipare troppo i tempi.
Strafare ed ignorare il Core Business
Il successo può dare alla testa, anche se si tratta di un piccolo guadagno realizzato a fronte di investimenti oculati. Uno dei peggiori errori che portano al fallimento di una startup è proprio questo: voler esagerare e pensare che oramai il mercato sia nostro, allargando eccessivamente i confini dell’attività e perdendo di vista il core business, ovvero ciò che rende realmente. Da questo punto di vista, l’imprenditore saggio sa sempre essere ambizioso ma al tempo stesso umile, senza mai perdere di vista i progressi della concorrenza, e riconoscendo quando un errore è dipeso da una sua strategia sbagliata.
Valutare i rischi per prevenirli
I rischi ci sono sempre: non si tratterebbe di un investimento, se non vi fosse questa componente. Per questo motivo, un imprenditore deve sempre saper individuare i rischi e capire come anticiparli. Ad esempio, una stampante che si guasta prima di una riunione importante è un problema che può essere superato prevedendo una stampante di riserva. Al contrario, la realizzazione di un prodotto che non colpisce il mercato di riferimento è una eventualità disastrosa, se non avrete pianificato il classico piano B.