Terza sconfitta consecutiva per la Givova Scafati, sgambettata 87-83 anche al PalaIlio dai padroni di casa del Lighthouse Trapani, nell’ottava giornata del girone ovest del campionato di serie A2. Dopo un primo tempo passato ad inseguire l’avversario, la compagine gialloblù è riuscita a riportare la sfida in equilibrio, ma nel concitato finale ha peccato in lucidità, ha commesso qualche errore di troppo ai liberi, ha gestito qualche possesso con troppa leggerezza ed ha subito l’iniziativa degli avversari, bravi ad approfittarne. Si è vista comunque una squadra che ha iniziato a prendere le sembianze del neo allenatore e che ha dato la sensazione di essere sulla giusta strada per uscire da questa empasse e marciare spedita verso zone più tranquille della classifica.
Dopo circa un mese di assenza, si rivede tra i convocati lo statunitense Fischer, preferito a Johnson da coach Perdichizzi nel turn over degli stranieri per questa difficile trasferta e gettato nella mischia in quintetto base. Sin dalla palla a due, le redini della sfida sono tenute in mano dai padroni di casa, che, facendo leva sull’ottimo impatto di Tommasini e Scott, creano un distacco importante (16-4 al 4’). Lentamente cresce anche il centro Renzi, ma la reazione ospite firmata Fantoni e Fischer permette alla Givova Scafati di restare in partita al termine della prima frazione (25-16).
Tenendo alta la pressione difensiva, i granata (bene l’ex Mays) riescono a mettere in difficoltà la formazione salernitana, che invece non sa trovare con continuità la via del canestro, finendo sotto 31-16 al 13’. Coach Perdichizzi ha l’intuizione di attingere alle forze fresche della panchina (Panzini e Crow), che ricambiano la fiducia con un una buona prova, prima piazzando un break di 8-0 (firmato anche da Fischer e Baldassarre) che vale il 31-14 al 15’ e poi assottigliando il divario (38-32 al 18’), prima di guadagnare gli spogliatoi sotto 45-38.
I primi minuti di gioco della ripresa sono equilibrati e caratterizzati da continui cambi di gioco, durante i quali i viaggianti riescono lentamente a riprendere confidenza con il cerchio e ad assottigliare il divario (53-50 al 25’). Il canestro del pareggio è la bomba di Naimy al 16’ (53-53), mentre il primo vantaggio è firmato da Fischer (53-55 al 17’), che arriva a coronamento di un break di 0-13 e di una ritrovata solidità difensiva. Col punteggio in equilibrio, il terzo periodo giunge al termine, mentre il tabellone elettronico segna il risultato parziale di 59-61 per i gialloblù.
Con botta e risposta da una parte e dall’altra, il risultato resta in bilico anche nei primi minuti dell’ultima frazione (68-66 al 33’). Poi sono i locali a dare l’impressione di avere qualcosa in più in termini di determinazione e lucidità (72-66 al 36’). Ma la sfida non termina qui, perché Baldassarre e Fischer hanno ancora birra in corpo per dare uno strattone al match, che rimette le cose in equilibrio (74-74 al 38’). Sale allora in cattedra Renzi (81-77 al 19’) e la successiva tripla di Crow a 23’’ dalla fine illude (81-80), ma il ricorso al fallo sistematico favorisce la squadra di casa, che ne esce vittoriosa 87-83.
Dichiarazione di coach Giovanni Perdichizzi: «Giocare a Trapani non è facile, perché la squadra di casa offre una pallacanestro molto dinamica e fluida. Noi siamo riusciti ugualmente a giocarcela fino all’ultimo secondo e probabilmente, con un pizzico di esperienza in più in campo, avremmo potuto anche fare risultato. Usciamo rammaricati, perché abbiamo giocato quasi tutto il secondo tempo senza il nostro playmaker titolare, anche se Panzini ha fatto un ottimo lavoro, così come il resto della squadra, che ha mostrato grande accortezza, fluidità e voglia di vincere. Negli arrivi in volata, capitano spesso piccole cose, come Panzini che inciampa sull’arbitro o un fallo tecnico fischiato a Fantoni (reo di essersi messo le mani in testa in segno di rammarico dopo il suo quinto fallo), che poi finiscono per pregiudicare il risultato. Stasera la squadra, rispetto alla gara persa contro Ferentino in casa, ha mostrato grandi progressi in fatto di crescita e bilanciamento in campo, ha poi mostrato grande aggressività e voglia di fare bene: è questo il giusto spirito per fare bene ed uscire da questo momento negativo, lavorando e pensando sempre a migliorare le cose che stasera non sono andate. Abbiamo perso qualche possesso di troppo ed abbiamo sbagliato qualche tiro libero nei momenti cruciali della partita: piccole cose che, in una gara decisa in volata, hanno fatto la differenza».
LIGHTHOUSE TRAPANI – GIVOVA SCAFATI 87-83 (25-16; 20-22; 14-23; 28-22)
LIGHTHOUSE TRAPANI: Mays 9, Costadura n. e., Renzi 29, Tommasini 7, Tavernelli, Simic, Nicosia n. e., Ganeto 6, Viglianisi 6, Filloy 3, Scott 16. ALLENATORE: Ducarello Vincenzo. ASS. ALLENATORI: Jemoli Matteo e Parente Daniele.
GIVOVA SCAFATI: Fischer 19, Crow 20, Fantoni 15, Naimy 5, Baldassarre 15, Ammannato 4, Panzini 5, Perez n. e., Matrone, Santiangeli. ALLENATORE: Perdichizzi Giovanni. ASS. ALLENATORE: Di Martino Umberto.
ARBITRI: Giovannetti Guido di Terni, Lestingi Paolo di Anzio (Rm) e Wassermann Stefano di Trieste
NOTE: Tiri dal campo: Trapani 27/58 (47%); Scafati 26/56 (46%). Tiri da due: Trapani 17/36 (47%); Scafati 14/28 (50%). Tiri da tre: Trapani 10/22 (45%); Scafati 12/28 (43%). Tiri liberi: Trapani 23/25 (92%); Scafati 19/26 (73%). Falli: Trapani 25; Scafati 25. Usciti per cinque falli: Scott, Fantoni, Baldassarre. Espulsi: nessuno. Rimbalzi: Trapani 23 (15 dif.; 8 off.); Scafati 36 (23 dif.; 13 off.). Palle recuperate: Trapani 2; Scafati 1. Palle perse: Trapani 4; Scafati 13. Assist: Trapani 12; Scafati 12. Stoppate: Trapani 2; Scafati 0. Spettatori: 2.500 circa.