Vince e convince la Givova Scafati nell’ultimo turno casalingo del 2019. Contro Bergamo dell’ex coach Marco Calvani, nella gara valevole per la prima giornata del turno di ritorno del girone ovest del campionato di serie A2, la compagine dell’Agro si è aggiudicata il successo in maniera perentoria con il risultato di 117-84. E’ stata la terza vittoria consecutiva della truppa di patron Longobardi, che ha avuto la meglio in maniera roboante sul quintetto lombardo, orfano di Dieng e Bozzetto, quest’ultimo in panchina solo per onore di firma.
Nonostante l’assenza dell’infortunato Ammannato, la partita ha avuto un solo padrone sin dalla palla a due. La formazione salernitana ha infatti offerto una prestazione bella, spettacolare e convincente, sia sotto il profilo del gioco, che della fisicità e del ritmo, confermando la crescita e la maturazione delle precedenti ultime uscite e vendicando con gli interessi la sconfitta subita nella gara d’esordio, all’andata, a campi invertiti.
Al termine della sfida, applausi a scena aperta e cori di incoraggiamento per capitan Crow e compagni che sembrano essersi finalmente messi alle spalle in maniera definitiva il periodo buio e si apprestano a disputare una seconda parte di stagione con i migliori auspici, confermati anche dalla circostanza che tutti gli iscritti a referto sono andati a punti.
LA PARTITA
Il canestro iniziale di Lautier Ogunleye fa partire il copioso lancio dagli spalti di tantissimi peluche destinati ai bambini in difficoltà, grazie all’iniziativa “teddy bear toss” organizzata proprio dalla Givova Scafati. Dopo questo primo centro, è la squadra di casa ad esaltarsi con Stephens da sotto e Rossato e Frazier dalla lunga distanza, che insieme scavano un solco importante (19-6 al 5’). I padroni di casa giocano bene ed appaiono in fiducia, mettendo intensità ed energia da vendere in campo. La difesa a zona orobica fatica a prendere le giuste contromisure, ma lentamente ci riesce, trovando nell’altra metà campo in Carroll e Allodi due importanti terminali offensivi, bravi a tenere viva la contesa (24-21 al 9’). Le ultime azioni del primo periodo sono però tutte di marca gialloblù, corroborate dal vantaggio di 29-21 alla prima sirena.
Frazier si conferma in grande spolvero e continua senza sosta a trascinare i suoi (36-23 al 12’), i quali, anche senza lo statunitense in campo (sostituito poi da Markovic), continuano comunque a tenere la testa della sfida, grazie al buon esordio di Portannese (47-33 al 16’). La difesa a zona imbastita da coach Calvani è tutt’altro che impenetrabile, consente sia i tiri dalla lunga distanza che le penetrazioni e le transizioni dei gialloblù, che si divertono e danno spettacolo, con Stephens particolarmente ispirato (57-35 al 18’). Il vantaggio dei locali comincia a farsi cospicuo ed il tabellone elettronico all’intervallo lungo segna 63-40.
Un buon impatto con la ripresa di Rossato vale il 69-40 al 22’. I gialloneri insistono con la zona, che però non produce gli effetti desiderati, anche grazie alla ottima organizzazione di gioco degli avversari (bene Stephens), che non faticano a tenere la testa della sfida e ad allungare sull’avversario (73-43 al 24’). Bergamo ha un sussulto d’orgoglio, approfitta di una pausa concessasi dalla Givova e prova ad assottigliare il divario, affidandosi a Lautier Ogunleye e Allodi (75-53 al 26’). Non si arrende la compagine orobica, che prova in tutti i modi a tenere viva la sfida, nonostante lo svantaggio al termine della terza frazione di 85-61.
Il fallo antisportivo fischiato a Carroll in avvio di quarto periodo, in virtù del precedente fallo tecnico, gli vale l’uscita dal campo anticipata. L’episodio sembra mettere la parola fine sul match. Quel vigore che i gialloneri avevano messo in campo negli ultimi minuti della precedente frazione improvvisamente si assopisce e Scafati in versione completamente italiana tiene il campo egregiamente (90-62 al 31’). Quando poi fa nuovamente ritorno in campo Frazier, la musica si fa più ritmica, perché il folletto di colore, sospinto dal pubblico amico, si esalta e allarga la forbice del divario (106-77 al 36’). Il resto è solo garbage time, c’è il tempo di veder scendere in campo ed andare a segno il giovane Spera. Finale: 117-84.
LE DICHIARAZIONI
Il capo allenatore Giovanni Perdichizzi: «Abbiamo giocato una partita che siamo stati bravi a rendere facile, perché abbiamo difeso bene, giocato con aggressività ed abbiamo mantenuto alta la concentrazione anche quando avevamo un buon margine di vantaggio, continuando a fare le nostre cose. E’ un buon momento, nel quale ci stiamo ritrovando, in particolare abbiamo ritrovato il gioco, la fisicità ed una buona condizione atletica, che ci permette di concludere ogni partita in un ottimo stato di salute. Sapevamo che la partita contro Bergamo aveva un significato particolare, per le sconfitte arrivate sia lo scorso anno che all’esordio stagionale e quindi ci tenevamo particolarmente a regalare il successo alla società, ai tifosi ed al patron. Siamo felici per la maniera in cui è arrivata la vittoria, sebbene Bergamo lamentasse qualche assenza, mentre noi siamo stati bravi a nascondere quella di Ammannato. Siamo soddisfatti e guardiamo con ottimismo al futuro, consapevoli di dover mettere la stessa intensità anche negli allenamenti del periodo natalizio, che precede la sfida di Trapani, alla quale dobbiamo arrivare nelle migliori condizioni mentali e fisiche».
I TABELLINI
GIVOVA SCAFATI – BERGAMO BASKET 117 – 84 (29-23; 34-17; 22-21; 32-23)
GIVOVA SCAFATI: Markovic 6, Portannese 12, Tommasini 2, Crow 6, Spera 4, Lupusor 4, Rossato 17, Fall 6, Stephens 23, Frazier 37. ALLENATORE: Perdichizzi Giovanni. ASS. ALLENATORI: Luise Sergio e Callipo Francesco.
BERGAMO BASKET: Carroll 10, Crimeni n. e., Parravicini 9, Costi 7, Bozzetto n. e., Allodi 18, Marra 12, Lautier Ogunleye 15, Aristolao n. e., Zugno 13. ALLENATORE: Calvani Marco. ASS. ALLENATORE: Grazzini Gabriele e Mazzoleni Matteo.
ARBITRI: Valzani Andrea di Milano, D’Amato Alex di Tivoli (Rm) e Ferretti Fabio di Nereto (Te).
NOTE: Tiri dal campo: Scafati 45/80 (56,3%); Bergamo 33/71 (46,5%). Tiri da due: Scafati 36/51 (70,6%); Bergamo 22/40 (55,0%). Tiri da tre: Scafati 9/29 (31,0%); Bergamo 11/31 (35,5%). Tiri liberi: Scafati 18/22 (81,8%); Bergamo 7/12 (58,3%). Falli: Scafati 16; Bergamo 20. Usciti per cinque falli: nessuno. Rimbalzi: Scafati 44 (26 dif.; 18 off.); Bergamo 34 (20 dif.; 14 off.). Palle recuperate: Scafati 7; Bergamo 6. Palle perse: Scafati 6; Bergamo 13. Assist: Scafati 25; Bergamo 18. Stoppate: Scafati 5; Bergamo 2. Spettatori: 1.000 circa.