Tanta voglia di Virtus Arechi Salerno nell’aria ed inizio di preaseason quanto mai positivo per il sodalizio caro al patron Nello Renzullo che, dopo quasi due settimane di estenuante lavoro in palestra, ha ufficiosamente fatto il proprio esordio nel nuovo palasport di Capriglia, in occasione primo test precampionato con la Cestistica Benevento, compagine ottimamente allestita per un posto al sole nell’ormai prossimo torneo di Serie C Gold Campania.
Venerdì 30 agosto piovoso in terra salernitana, orario non esattamente favorevole ad una reunion con gli idoli dei cesti, eppure risposta dei supporters blaugrana molto più che significativa, a dimostrazione di un termometro indicante la passione per lo sport che tende al cielo prossimo ai quaranta gradi.
C’è questo e tanto altro in una giornata speciale davvero per tutti in casa Virtus Arechi: voglia di ripartire, curiosità, determinazione ed unione di intenti sono solo alcune delle parole-chiavi in seno alle quali nasce il così ribattezzato #SALERNOBLAUGRANADAY, momento evidentemente di simbiosi tra piazza e squadra, full-immersion a tinte ben definite, cortesia di un passato dalle cui emozioni urge necessariamente ricominiciare, con Diomede e soci diretti – al termine dello scrimmage – in direzione centro storico di Salerno per il terzo compleanno del locale amico, “Oro, Incenso e Birra”.
Questione di feeling…
Nessun riferimento al brano del 1985 firmato Mina – Riccardo Cocciante quanto piuttosto l’essenza di una giornata nel corso della quale il topic di riferimento non può che essere la ricerca di una amalgama esterna ma anche e soprattutto interna al parquet.
Dodici giorni di lavoro estenuante, doppie sedute giornaliere agli ordini del preparatore atletico, Elia Confessore, e dello staff tecnico composto da Giovanni Benedetto ed Adolfo Parrillo non sembrano quasi vedersi più di tanto nei primi dieci minuti di uno scrimmage che nasce nel segno di una Virtus agguerrita, tonica e desiderosa di scavare subito il solco: i blaugrana muovono bene la palla, cercando e trovando i propri riferimenti nel pitturato. Leggio e Tortù dettano legge propiziando il primo allungo, al resto ci pensano Cantone e Diomede, il primo capace di imprimere alla squadra ritmi che non paiono affatto da preseason, il secondo sempre prolifico quando si tratta di convertire dalla media e lunga distanza.
Il primo break segna sul tabellone (che si riazzera al termine di ciascun quarto) un dominio Virtus che numericamente si esprime in un sonoro 27-10, ma nelle successive due frazioni la musica fisiologicamente cambia.
I carichi di lavoro iniziano a farsi sentire, Benevento trova la via giusta per impensiere la Virtus che, malgrado tutto, tiene botta impattando a quota 16 prima e 24 poi. Coach Benedetto è certosino nel concedere a tutti gli effettivi a disposizione minuti importanti (fa eccezione il solo Czumbel, ancora ai box ed in fase di riabilitazione) e nell’ultima frazione i padroni di casa rispondono presente chiudendo positivamente il parziale (16-11) tra gli applausi scroscianti di un pubblico, quello salernitano, già in gran spolvero, quando manca poco meno di un mese all’inizio di un viaggio che si preannuncia decisamente avvincente.