Exploit esterno della Virtus Arechi Salerno in occasione del ventitreesimo turno del campionato di Serie B Old Wild West. I blaugrana superano la Special Days Valmontone con il punteggio finale di 73-85, al termine di quaranta minuti di pura intensità che servono a confermare il secondo piazzamento in classifica generale alle spalle della capolista Palestrina.
Le assenze di Carlo Cantone ed Antonio Gallo non fermano la corsa di una Salerno apparsa determinata sin dalla palla a due, capace di gestire gli alti ritmi della contesa e forte del contributo di quattro uomini in doppia cifra. Per il nuovo head coach Adolfo Parrillo si tratta del secondo successo su altrettante gare disputate, il primo lontano dal fortino del PalaLongo.
La partita
Partono forte i ragazzi cari al patron Nello Renzullo con un primo quarto che vede i laziali soffrire le pene dell’inferno nel tentativo di giocare alla pari sui ritmi di una Virtus forte della propositività degli esterni Ciribeni e Potì, il primo all’occorrenza ben predisposto persino in cabina di regia e l’ex Pescaro bravo a disimpegnarsi tanto dai 6.75 quanto nello spot insolito di quattro. Il resto lo fanno le torri Leggio e Tortù, quest’ultimo ancora una volta determinante con una performance da 22 punti, 8 rimbalzi e 30 di valutazione in un mese di febbraio da assoluto MVP dell’intero torneo cadetto. Al decimo comanda Salerno 17-21.
La sceneggiatura del match non cambia nei secondi dieci minuti: Valmontone si aggrappa al solito totem Bisconti (per lui ennesima prestazione sopra le righe da 22 punti ed 8 rimbalzi), e quest’ultimo non lesina di creare grattacapi anche quando riesce a riaprire per le conclusioni dalla distanza dei compagni tiratori, su tutti l’ex Agropoli Caridà.
I blaugrana non si disuniscono, al contrario trovano qualità e quantità in uscita dalla panchina con Caiazza e Czumbel nelle insoliti vesti di facilitatori della manovra. I ritmi restano altissimi, i viaggianti comandano l’inerzia del match e al ventesimo il vantaggio diventa di sette lunghezze (38-45).
Il momento più atteso è indubbiamente l’uscita dagli spogliatoi, allorché la Virtus tendeva troppo spesso a spegnersi, ma a Valmontone la risposta blaugrana è diametralmente opposta: il proscenio se lo prende un indemoniato Tortù, bravissimo a mettere a ferro e fuoco la difesa di casa e a caricare di falli gli interpreti di coach Righetti. La terza frazione è un assolo salernitano, la difesa stringe i denti e per Valmontone alla terza sirena pare notte fonda (53-67).
La partita si incattivisce negli ultimi dieci minuti: le squadre vanno rapidamente in bonus, Valmontone non ci sta ad arrendersi con troppi minuti di anticipo e a dare un sussulto all’ambiente ci pensa il classe 2000 Ugolini, ultimo dei suoi ad alzare bandiera bianca con le giocate senza remore nel pitturato di Salerno.
La Special Days prova a tornare a contatto rintuzzando il gap originariamente in doppia cifra, ma ancora una volta Salerno mantiene controllo e lucidità, muovendo la palla e cercando sempre il giocatore nella miglior condizione di concludere a canestro. Le percentuali in lunetta non sono esattamente lusinghiere per usare un eufemismo, ma Valmontone negli ultimi istanti perde la testa, complice un canestro dalla lunga distanza di Leggio che sa di game, set and match.
Gli ultimi novanta secondi o poco meno servono unicamente a chiudere i giochi sul 73-85, punteggio atto ad ufficializzare il ritorno al successo esterno della Virtus di Adolfo Parrillo. Una squadra affamata, spensierata e forte delle proprie certezze. Quelle che possono fare la differenza da qui al termine della regular season.
SPECIAL DAYS VALMONTONE – VIRTUS ARECHI SALERNO 73-85 (17-21 ; 21-24 ; 15-22 ; 20-18)
SPECIAL DAYS VALMONTONE: Scodavolpe ne, Bonessio 3, Casale 7, Bisconti 22, Caridà 9, Cavallo ne, Di Poce 4, Santini 7, Arnaut 0, Ugolini 11, Misolic 10. Coach: Righetti.
VIRTUS ARECHI SALERNO: Diomede 17, Visnjic 7, Ciribeni 9, Leggio 17, Seye ne, Tortù 22, Gallo ne, Cantone ne, Potì 13, Czumbel 0, Naddeo ne, Caiazza 0. Coach: Parrillo.
Arbitri dell’incontro: Luca Bartolini di Fano (Pesaro e Urbino), Marco Vittori di Castorano (Ascoli Piceno)