C’era solo un modo per fare il colpo in esterna ovvero giocare la partita perfetta senza distrazioni in difesa e solida in attacco. L’Europa Ovini Chieti approccia allagara con tutt’altro spirito rispetto a venerdì sera e sfiora l’impresa tenendo testa agli avversari per oltre 35’.
Ma alcuni cali di tensione nel momento chiave della gara, quello nel quale si poteva dare il colpo di grazia a Salerno, risultano fatali. Infatti gli uomini di coach Menduto, dopo essere rimasti incollati con Diomede (28) durante il primo tempo, si ricompattano e con il break di Tortù (18 e 9 rimbalzi) e Sanna (14) trovano l’allungo decisivo nell’ultima frazione. Gialloreto (22) non basta per evitare la sconfitta ai teatini che si fermano qui. Merito a Salerno per la qualificazione alla finale e un applauso per i nostri ragazzi che hanno dato tutto quello che avevano chiudendo una stagione comunque esaltante.
In un PalaSilvestri talmente assordante da non riuscire a sentire nulla, Chieti si gioca l’ultima chance per allungare la serie e accedere alle finali. Con un spirito combattivo gli uomini di coach Coen approcciano molto bene alla gara con la bomba di Gialloreto che apre le danze, seguito dal sottomano di Di Carmine. Il break dei teatini (5-0) com’è accaduto spesso nel corso di questa serie non disunisce Salerno che, comunque, riesce a trovare la quadratura del cerchio con un contro parziale firmato soprattutto da un Diomede (8) sempre più nelle vesti del leader carismatico del gruppo. Si capisce sin dai primi possessi però che si tratti di una gara decisiva per l’atteggiamento generale degli ospiti che giocano con attenzione senza forzare nulla, difendendo forte e cercando di pescare la scelta migliore in attacco. Per questo motivo la prima frazione di gioco è senza ombra di dubbio la più bella e combattuta di tutte quelle disputate fin qui. Capitan Gialloreto (12) continua a far saltare la difesa avversaria da ogni dove ma le triple di Diomede (11) e Visnjic chiudono la frazione (24-26).
La Virtus Arechi Salerno viene presa per mano da Diomede (18) che porta avanti percentuali irreali (100% dal campo condito dal 4/4 da tre) mentre Chieti, non volendo forzare troppo dal perimetro, si affida a Di Carmine (10) che sotto le plance crea più di qualche problema a Paci. È l’atteggiamento dell’Europa Ovini a discriminare l’equilibrio assoluto della partita tanto che una difesa più fisica e rapida sui cambi disorienta gli avversari e li induce all’errore più del solito sebbene viaggino ancora con medie altissime (60% da due e 50% da tre). Ponziani fa valere tutto il suo tonnellaggio a rimbalzo sfruttando sia i tiri da seconda opportunità sia i giri in lunetta (11/13 di squadra). Ovviamente Salerno non resta a guardare e Tortù (7) si carica la squadra sulle spalle agguantando il pareggio sul finale (47-47). In generale i primi venti minuti hanno dato grande spettacolo, specie per Chieti che sembra avere la stessa faccia di gara 1.
Se c’è una partita nella quale il suo apporto non può mancare è di certo questa: stiamo parlando di capitan Gialloreto (18) che si erge dal perimetro con il suo più classico dei tiri mortiferi, la bomba dall’angolo (4/8) che punisce senza remissione di colpa la difesa salernitana. Chieti prova il primo vero allungo (52-60 al 24’) sfruttando anche la mano calda di Migliori (13) ma bastano solo piccoli errori in impostazione per permettere alla Virtus di interrompere il break avversario con Tortù (11) e Sanna (10). La tensione è sempre più palpabile sul parquet e, anche grazie alla bellissima cornice di pubblico, aumentano i decibel della gara. I padroni di casa sfruttano anche il bonus per continuare a muovere il punteggio a cronometro fermo (20/26) quando la manovra offensiva diventa meno fluida e con caparbietà passano dal -8 al +5 (71-66).
L’uscita di Maggio sul finire del terzo quarto per un problema alla caviglia destra toglie un punto di riferimento a coach Menduto per l’impostazione del gioco e la squadra sembra risentirne. L’Europa Ovini si adopera per sfruttare l’inerzia dalla sua. La panchina ospite prova a ruotare diversi quintetti mettendo in ritmo uomini come Gueye e Radonjic fin qui non decisivi. Il numero 44 biancorosso infatti, dopo una prima frazione silenziosa, viene mandato in campo da coach Coen e risponde subito con una tripla che sembra togliere il fiato ai salernitani. Ma i padroni di casa hanno mordente e si appigliano con tutte le proprie forze a Tortù il quale, nel giro di un minuto, rovescia la gara con un break a dir poco incredibile: segna praticamente in tutti i modi, su una gamba con la mano in faccia dall’arco (87-80 al 38’). La fortuna aiuta gli audaci e questo pomeriggio la dea bendata sostiene Visnjic e compagni che nel momento decisivo non perdono la calma e tornano sui loro standard. Per la prima volta Chieti sembra accusare il colpo dopo aver speso tanto. Un paio di canestri di Diomede e Villa bucano la retina aiutati dal ferro mettono la parola fine sulla gara e sulla serie. La Virtus Arechi Salerno si aggiudica anche gara 4 e passa in finale. La gloriosa stagione dell’Europa Ovini Chieti termina al PalaSilvestri (96-84).
Virtus Arechi Salerno – Europa Ovini Chieti 96-84 (24-26, 23-21, 24-19, 25-18)
Virtus Arechi Salerno: Manuel Diomede 28 (4/5, 4/6), Lorenzo Tortù 18 (4/8, 1/2), Massimiliano Sanna 14 (1/2, 2/4), Njegos Visnjic 14 (5/9, 1/2), Francesco maria Villa 9 (2/4, 1/6), Gianmarco Leggio 8 (3/5, 0/1), Roberto Maggio 3 (0/0, 1/2), Paolo Paci 2 (1/2, 0/0), Mark Czumbel 0 (0/0, 0/1), Mario Corvo 0 (0/0, 0/0), Raffaele Romano 0 (0/0, 0/0), Andrea Antonaci 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 26 / 33 – Rimbalzi: 30 6 + 24 (Lorenzo Tortù 9) – Assist: 18 (Roberto Maggio 5)
Europa Ovini Chieti: Fabrizio Gialloreto 22 (2/4, 5/8), Franco Migliori 17 (3/6, 2/6), Edoardo Di emidio 13 (4/7, 1/4), Riziero Ponziani 13 (5/7, 0/0), Gianluca Di carmine 10 (3/4, 1/2), Ousmane Gueye 3 (0/2, 1/3), Valerio Staffieri 2 (0/0, 0/2), Bogdan Milojevic 2 (1/2, 0/0), Todor Radonjic 2 (1/1, 0/1), Davide Meluzzi 0 (0/3, 0/0), Emanuele Sigismondi 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 16 / 19 – Rimbalzi: 26 4 + 22 (Riziero Ponziani, Gianluca Di carmine 5) – Assist: 17 (Edoardo Di emidio 8)