E’ un fenomeno che si ripete ogni anno, un fiume che diventa nero nello stesso periodo in cui i frantoi della Piana del Sele lavorano a pieno regime con i macchinari per la molitura delle olive. E come ogni anno i cittadini sono costretti a subire . C’è un fascicolo d’indagine aperto un anno fa dalla Procura della Repubblica di Salerno, che s’avvale del supporto dei carabinieri del Noe, il Nucleo operativo ecologico. Se n’è parlato stamattina nel corso di un incontro organizzato dall’associazione—laboratorio politico “Costituzione Viva” presso l’Istituto Giacomo Leopardi di Battipaglia. L’occasione per il presidente Luciano Ceriello per richiamare l’attenzione sul fiume Tusciano.
Diverse le iniziative a tutela del fiume messe in campo dal 2014 ad oggi dall’associazione “Noi tutti liberi e partecipi” da cui “Costituzione Viva” , nasce e dei risultati ottenuti ,ma anche la necessità di attuare lo strumento del “Contratto di fiume “, e altre azioni da assumere da parte dell’Amministrazione per la salvaguardia e fruibilità da parte dei cittadini di Battipaglia del Tusciano. Così il consigliere comunale di opposizione del comune della piana del Sele Antonio Visconti.