Silenzio oggi nel viale della casa di Via Santa Rosa in località Campolongo dove ieri mattina si è consumata la tragedia del piccolo Francesco Pio, il bimbo di 13 mesi sbranato ed ucciso da due pitbull. Stamani non c’era nessuno. La famiglia proprietaria della villetta e dei cani ha trascorso la notte fuori casa per allontanarsi dal clamore mediatico.
Nel piazzale della villetta c’era però solo un altro cane della stessa razza di cui ogni tanto di avvertiva un lamento. Il giorno dopo la terribile storia del bimbo sbranato, mentre era tra le braccia dello zio aumentano i dubbi e gli interrogativi su una vicenda che ha sconvolto l’intera comunità locale e nazionale.
Mentre la procura di Salerno ha aperto un fascicolo d’inchiesta sull’episodio e sono in corso indagini sulla proprietà, la custodia e la vigilanza dei cani regolarmente microchippati, pare che uno dei due pitbull fosse di proprietà dell’ex marito della donna che ha ospitato la mamma del piccolo e che i due cani in passato abbiano aggredito un altro pitbull, a quanto pare il loro padre, anche in questo caso sbranato. I due cani di razza ora si trovano nella “Dog’s Town” di Pignataro Maggiore nel casertano, dove finiscono i randagi del comune.
Paola la mamma di Francesco Pio, madre di altri due figli minori originaria di Nocera Inferiore e Gaia sua datrice di lavoro ,nonché titolare del bar in zona Lago, sono amiche da anni. Ieri aveva trascorso la notte li con il fratello Simone che mentre aveva in braccio il piccolo è stato preso di mira i cani. Domani sarà effettuata l’autopsia sul corpo del bimbo di 13 mesi.
Alcuni dei familiari della madre del piccolo stamani hanno fatto ingresso nell’abitazione per prendere alcuni oggetti personali, ma non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, mentre sul posto siamo stati raggiunti anche dal sindaco di Eboli Mario Conte e dell’assistente sociale Alessandra Scarpa che ai nostri microfoni hanno ribadito tutto il supporto nell’assistenza alla famiglia.