Come farsi del male da soli, rischiare di andare al tappeto, sapersi rialzare e sferrare un secco uno-due che manda ko il Latina. E’ la sintesi del match di ieri allo stadio Arechi tra la Salernitana e la cenerentola del torneo cadetto. Primo round da dimenticare, ripresa di recupero ed ardore. I granata hanno regalato un tempo, le scelte iniziali di Bollini non hanno convinto, ma le sue correzioni in corsa per fortuna hanno restituito equilibrio e profondità alla squadra. Su tutti l’inserimento di Donnarumma. Ma non solo. La decisione di dirottare Tuia terzino destro è stata cervellotica, quella di vedere due passisti come Ronaldo e Della Rocca in un centrocampo a tre altrettanto. Il modulo, il 4-3-3 è rimasto soltanto un’idea per quanto visto in campo nei primi 45’. E poi c’è la questione Donnarumma. L’attaccante è entrato ed ha spaccato la partita. In coppia con Coda ancora una volta ha fatto vedere le cose migliori. Rosina, gol a parte, non ha entusiasmato. Sprocati ha… sprecato l’impossibile. Ed il modulo è rimasto una chimera. Per fortuna i due sono stati anche i marcatori del match… Quelli dell’uno-due tanto per intenderci. Ma quello del giorno è esercizio relativamente facile. Tocca a Bollini adesso fare tesoro di indicazioni fin troppo chiare in questo rush finale.
I granata infatti hanno conquistano ieri tre punti pesantissimi e si proiettano definitivamente nella rincorsa ai play off, distanti adesso appena due lunghezze. Ipotecato il discorso salvezza adesso Bollini dovrà concentrarsi sull’obiettivo post season. Mancano sei partite al termine, 18 punti a disposizione, tre partite in casa e altrettante in trasferta: la squadra ha il calendario ed i numeri per provarci. Per farlo come dicevamo bisognerà fare tesoro del brutto primo tempo di ieri contro i pontini. E magari dare continuità al gruppo base che ha portato in dote gioco, punti e risultati fino ad oggi. L’avvio dei granata nel giorno di pasquetta è da incubo. Squadra lenta, distratta, inconcludente che si affida alle intuizioni dei singoli senza trovare mai la profondità nei suoi terminali offensivi. E pensare che di fronte c’era un Latina “disperato” con Vivarini che si era giocato la carta Corvia, recuperato in extremis, confermando il 3-4-3. Il primo tempo scivola via su un paio di acuti e nulla più. Dopo qualche colpo andato a vuoto il Latina passa con De Giorgo (39’) che sfrutta al meglio una bella combinazione per vie centrali avviata da Pinato e perfezionata da Insigne Jr, battendo Gomis sul proprio palo. Prima dell’intervallo i granata sfiorano il pari con Della Rocca (42’) che di testa gira bene, ma Pinsoglio ci mette i pugni. La ripresa è degna di tal nome per la Salernitana. Bollini inserisce subito Donnarumma, cambia veste tattica, giocando con un 4-2-4 spiccatamente offensivo e la squadra cambia marcia. Non passa neppure un minuto e i granata trovano il pari con Rosina (11’) su assist di Coda. L’ex Zenit di sinistro la cicca, ma sulla ribattuta trova l’angolino con il destro che non è il suo piede. La squadra alza i ritmi, il Latina è sulle gambe, l’Arechi spinge. E’ il momento migliore della Salernitana. Donnarumma e Coda spaventano i nerazzurri, esaltando Pisnoglio o centrando la traversa come nel caso del centravanti. Per fortuna Sprocati (33’) trova il sinistro da tre punti. Ma quanta sofferenza… D’ora in avanti non ci sarà più la cenerentola del torneo sul cammino dei granata. Per puntare ai play off ci vuole molto di più.