BREDA ASPETTA I GRANATA: E’ SEMPRE AMARCORD

Non è la prima volta, ma è sempre come se lo fosse. Quando Roberto Breda incrocia da avversario la Salernitana, il tuffo nel passato è automatico. Dici Breda e pensi al giorno della vittoria nello spareggio del San Paolo contro la Juve Stabia e, poi, l’album dei ricordi ti rapisce e ti impone di sfogliarlo tutto. Non ci si stanca mai di tornare con la memoria a quei momenti che hanno caratterizzato la storia recente della Salernitana, anche se oramai da quel gol al San Paolo come da quello al Partenio sono passati ventitré anni. Dagli albori di Rossilandia alla fine della corsa della Salernitana dei costruttori, passando per la promozione in serie A ed il fallimento targato Aliberti: Breda è sempre stato protagonista e testimone degli eventi principali di quasi un quarto di secolo, prima in campo e poi in panchina. Su quella dell’Entella, lunedì sera, sfiderà la Salernitana di Bollini. Dopo il pari dell’andata, nel giorno del suo ritorno da ex all’Arechi, le due squadre si ritroveranno l’una contro l’altra per conquistare punti pesanti in funzione dei rispettivi obiettivi. Liguri a caccia dei playoff, sogno solo accarezzato dai granata che pensano a mettere fieno in cascina per stare lontani dai guai, anche se, come la storia della B insegna, un colpo grosso sulle rive dell’Entella, il fiume che bagna la città di Chiavari, potrebbe essere trampolino di lancio per provare la clamorosa risalita in classifica. Il capitano di ieri, l’allenatore che sfiorò la promozione in B in una stagione a dir poco complicata, non sarà mai avversario nel senso classico del termine. Troppo forte è il legame con la maglia e con l’ambiente granata perchè Breda sia un semplice rivale. Certo, tra lui e la Salernitana ci saranno novanta minuti in cui il fiume dei ricordi dovrà essere arginato, ma poi, subito dopo il fischio finale, riprenderà il suo corso. Come sempre.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto