BRUCIA ANCORA IL SITO DI SELE AMBIENTE –

Ha continuato a bruciare per tutta la notte, e ancora questa mattina, il sito di Sele Ambiente, plesso dove vengono raccolti e trattati i rifiuti solidi urbani, situato nella zona industriale di Battipaglia. Ancora questa mattina, i Vigili del Fuoco coadiuvati dalla Protezione civile, erano alle prese con le fiamme, ben visibile anche la colonna di fumo sprigionatasi dal rogo. A bruciare, secondo quanto trapelato, sarebbero rifiuti di carta e plastica. La paura, ora, è che i rilievi già predisposti dall’Arpac, la società regionale di monitoraggio dell’aria, possano evidenziare l’inquinamento dell’aria e dei suoli circostanti, in prevalenza agricoli. Di qui l’estrema allerta. Il rogo, per il quale si sospetta un’origine dolosa, si è scatenato nel pomeriggio di ieri interessando l’intera struttura creando una colonna di fumo visibile a diversi chilometri di distanza. Proprio in considerazione della particolarità dell’incendio e dell’estrema pericolosità del fumo sprigionato dal rogo, immediato è scattato l’allarme della protezione civile, tutt’ora attivo. L’amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Cecilia Francese, ha infatti immediatamente attivato le procedure di emergenza previste per questi casi, invitando i battipagliesi a tenere porte e finestre delle abitazioni chiuse ed evitando così di restare all’aria aperta almeno nei pressi dell’area interessata dall’incendio evitando di venire a contatto con il fumo nero. Nelle zone circostanti l’origine dell’incendio per un raggio di un chilometro sono poi state vietate manifestazioni ludico sportive e altri eventi programmati all’aperto. Immediate anche le reazioni politiche nella città della Piana del Sele. Il Coordinamento Cittadino dei Centristi per l’Europa esprime, infatti, seria preoccupazione per la situazione ambientale e per la salute dei cittadini direttamente coinvolti per la vicinanza al luogo dell’incendio e per l’intera popolazione ricadente nel territorio comunale e nei comuni limitrofi a ridosso della zona industriale. All’ARPAC, già impegnata nei prelievi, e a tutti gli amministratori competenti, si chiede che venga predisposto ed effettuato un idoneo, puntuale e tempestivo monitoraggio ambientale e che lo stesso si protragga per tutto il periodo successivo di giorni 30, o comunque per il tempo necessario a valutare gli effetti a breve/medio termine, in tutte le zone di Battipaglia, e che i dati vengano resi noti in tempo reale a tutti i cittadini.

Autore dell'articolo: Marcello Festa