I tifosi della Feldi Eboli assistono a un vero e proprio “Beneventum” al Palasele, tradotto dal latino come “evento felice”, con l’evento in questione che è la rimonta vittoriosa ottenuta nel derby contro i sanniti del Benevento C5, trasformando il “maleventum” di inizio ripresa in un esito che strappa sorrisi e applausi. Una rimonta cercata e conquistata con forza quella della Feldi, che ha la meglio per 2-3 sugli ostici ragazzi di mister Scarpitti che disputano una grande partita al Palasele ma devono arrendersi alla qualità messa in campo dalle volpi ebolitane. Due vittorie nelle due gare casalinghe ravvicinate per i ragazzi di mister Antonelli anche se, quella andata in scena questa sera, è una gara singolare con la Feldi che ha giocato si al Palasele ma da calendario in trasferta dopo l’inversione di campo del girone d’andata.
MALEVENTUM – Senza Caponigro e Venancio squalificati, Espindola infortunato e un Barra ancora acciaccato, le volpi si trovano sin dai primi minuti ad affrontare una gara ostica contro un Benevento rinvigorito dalle ultime buone prestazioni, ma provano subito a sbloccare la gara con occasioni importanti create da Salas e Caruso, poi Selucio inizia il suo personale duello con il portiere sannita, Marchesano, che per ben tre volte dice di no al numero 77 delle volpi. Si fa vedere anche il Benevento con una doppia occasione per Titon, fermato prima da Etzi sulla linea di porta e poi da un’ottima parata di Dalcin. Sempre il portiere delle volpi decisivo nel finale di tempo su Lolo Suazo. La prima frazione si chiude a reti inviolate, una gara molto abbottonata dove la squadra di Antonelli non riesce a sfondare il muro giallorosso e i ragazzi di Scarpitti provano a colpire in contropiede. In apertura di ripresa Feldi vicinissima al gol con Selucio, con il suo tiro è deviato sul palo da Marchesano. Ma, dopo pochi minuti è il Benevento a trovare il vantaggio grazie ad un tocco fortunato di De Crescenzo che devia in porta un tiro sporco di Suazo battendo Dalcin.
BENEVENTUM – Il cattivo presagio non scompone le volpi, anzi la reazione della Feldi non si fa attendere con una grande occasione sotto porta sciupata da Salas. I sanniti sfiorano ancora la seconda rete ma Dalcin è strepitoso con una doppia parata in pochi secondi, per poi ripetersi dopo qualche minuto su Suazo. Le prodezze del capitano tengono a galla le foxes che la pareggiano a metà ripresa grazie al tap in vincente di Lorenzo Etzi, grande stato di forma per il numero 27 al suo terzo gol consecutivo nelle ultime due partite. Calderolli poco dopo sfiora la rete del sorpasso, ma è solo questione di tempo perchè il numero 11 delle volpi trova un gol dei suoi che non lascia scampo al portiere e completa la rimonta dei freschi vincitori della Coppa Italia. Mister Scarpitti prova a riorganizzare la sua squadra che sfiora il pareggio con Lolo Suazo che centra la traversa dopo uno schema su calcio di punizione. Ma a trovare la rete è ancora la Feldi che dopo un’azione corale procura l’autogol di Volonnino e mette la freccia portandosi sul 3-1. Arriva naturalmente la mossa del portiere di movimento per i sanniti e Titon dopo un ottimo giro palla accorcia le distanze a meno di due minuti dal termine.
Sarà l’ultima emozione della gara, la Feldi porta a casa un’altra importante vittoria e resta al secondo posto in classifica. Una vittoria costruita con calma e pazienza, recuperando il gol di svantaggio riuscendo con la qualità delle giocate a scardinare la difesa giallorosso. Tre punti che assumono ancora più valore se si pensa alle tante assenze e squalifiche, a dimostrazione della forza del gruppo e dell’unione di intenti. Un gruppo che sta ritrovando pian piano anche Cholo Salas, vicino al gol in più di un’occasione e pronto a timbrare magari prima della pausa.
Infatti, quella di venerdì contro la Fortitudo Pomezia sarà l’ultima gara prima della sosta, sempre al Palasele dove ci si aspetta tutto il supporto dei tifosi rossoblù.
GG TEAM WEAR BENEVENTO 5-FELDI EBOLI 2-3
Marcatori: 22’44” De Crescenzo (B), 29’34” Etzi (E), 31’40” Calderolli (E), 34’59” aut. Volonnino (B), 38’20” Titon (B)
E finalmente il Sala ritrovò i tre punti. Era dal’8 febbraio scorso, dal 4-3 imposto al Vinumitaly Petrarca nella prima giornata di ritorno, che la squadra dei presidenti Detta non portava a casa l’intera posta. Da quel giorno, anzi, un solo pareggio e solo sconfitte, una serie terribile costata la panchina a Francesco Cipolla sostituito da Felipe Conde. Che finalmente ha potuto riportare la fiducia nel Vallo di Diano, azzeccando la soluzione giusta (il quinto di movimento, udite udite, con Fiuza) e mettendo nel sacco a 10” dalla sirena il gol del 4-3 con l’ex di turno, Igor.
Il refrain dei corsi e ricorsi storici insomma: fatto sta che il Sala capitalizza al meglio il ko della Pirossigeno a Pesaro e del Manfredonia a Torino, allunga con decisione sulla zona a rischio, risalendo a una sola incollatura dalla Came stessa e mettendo nel mirino anche l’Active Network travolto a Pomezia. Non è certo il tempo di dire che il peggio è passato: meglio aspettare venerdì sera, perchè lo scontro diretto proprio con l’Italservice saprà dare risposte più attendibili. Però, se la rimonta di Eboli non concretizzata nel finale era stato un primo segnale, il 4-3 alla Came dice molto: due indizi fanno una prova, ma per le certezze la tappa nelle Marche sarà fondamentale.
LA CRONACA – Dopo pochi secondi Fiuza impegnato da Japa, all’1’31” Igor (ex di turno) calcia a filo di palo ma Pietrangelo è sulla traiettoria. Al 2’52” Arillo perde palla per la pressione di Musumeci che però non riesce a superare Fiuza bravo a chiudere lo specchio sul primo palo. Pericolo per il Sala al 4’49”: errore di Fatiguso, Walex intercetta ma Fiuza si immola e ci mette letteralmente la faccia, rimanendo a terra per la pallonata ricevuta in pieno viso. La Came la sblocca al 5’34”: da Walex a Sacon, centro per la scivolata di Dizotti che vale lo 0-1. Vantaggio che dura pochi secondi: ripartenza di Arillo, tocco esterno per Edelstein rasoterra che incoccia il piede di Suton che trascina la palla in rete per l’1-1.
Sinistro di Donin al 6’56”: Fiuza si allunga e devia in corner, ripetendosi all’8’47” sulla conclusione velenosa di Japa. Al 10’12” Carducci arriva in ritardo di un soffio sul taglio intelligente di Baroni dalla banda sinistra. All’11’15” Pietrangelo salva con bravura sul tiro di Carducci sgusciato nelle maglie difensive trevigiane; poco dopo Delmestre è caparbio sulla destra ma il suo taglio non viene raccolto da nessun compagno sul secondo palo. Al 13’ la sveglia di Azzoni lambisce la traversa della porta di Fiuza. Al 14’18” la Came torna in vantaggio: fa tutto Walex, che prende palla sulla sua tre quarti, evita l’intervento di Igor e trafigge Fiuza per il 2-1 ospite. E come era successo in precedenza lo Sporting va vicino all’immediato pareggio ma Japa stavolta è provvidenziale spazzando sulla linea il tiro di Igor.
All’altezza del 16’ Igor ci prova due volte ma senza fortuna, poi Arillo viene stoppato da Pietrangelo proprio all’ingresso dell’area di rigore della Came. Ancora Arillo a sei secondi dalla fine si mangia il pallone del 2-2 alzando oltre la traversa un pallone lanciatogli direttamente dalla sua area da Fiuza: controllo pregevole, conclusione purtroppo difettosa. Al riposo la Came è avanti 2-1.
La ripresa viene inaugurata dalla conclusione a freddo di Vidal che è preludio al pareggio immediato del Sala firmato dallo stesso pivot ex Boca Juniors: a 1’26” l’attaccante argentino deposita in rete, come un falco d’area di rigore, il cross dalla destra di Igor. La formazione campana è entrata in campo con un piglio decisamente diverso tanto che trascorrono solo 14” e i “Dragoni” passano in vantaggio, ancora con Vidal; il Sala infatti è micidiale in pressione, la palla recuperata a metà campo transita tra i piedi di Baroni, abile a pescare Pablo ai limiti dell’area: “El conejo” a tu per tu con Pietrangelo rimane freddo siglando il gol del sorpasso.
I ritmi della partita sono forsennati, i padroni di casa creano delle occasioni interessanti con Delmestre e Arillo, ma stavolta è la Came ad andare a segno: al 6’ Musumeci, servito da rimessa laterale, libera un destro violento dai 30m ferendo Fiuza con il classico palo-gol. Il Sala Consilina potrebbe rimettere la testa avanti a metà frazione, ma Baroni non conclude il contropiede facendosi murare da Pietrangelo. Dall’altra parte uscita salvifica di Fiuza che anticipa Luis: il laterale dei trevigiani aveva scippato palla a Carducci involandosi da solo verso la porta.
Il terzo quarto di frazione è più contratto, con pochi brividi come quello regalato sull’asse Vidal-Carducci. Al 17’ la disputa si riaccende quando la Came prova a colpire in contropiede, ma Fiuza fa buona guardia su Japa Vieira; l’ex estremo difensore del Petrarca dice di no anche di piede sulla bordata dalla distanza di Walex. Su sponda salernitana non trova invece fortuna la staffilata di Igor.
Nell’ultimo minuto Fiuza si alza a fare il quinto, attivando la modalità d’assalto: la mossa paga perché a 10” dalla sirena, quando Vidal mette in mezzo dalla destra un pallone intercettato ma non bloccato da Pietrangelo, arriva il tap-in vincente di Igor, per il più classico dei gol dell’ex che fissa il punteggio sul 4-3 finale.
SPORTING SALA CONSILINA-CAME TREVISO 4-3
Marcatori: 5’56” aut. Suton (T), 5’34” Luis Felipe (T), 14’18” Walex (T), 21’26” e 21’40” Vidal (S), 25’55” Musumeci (T), 39’50” Igor (S)