“Oggi sono preoccupato per i cittadini campani. Chi li governerà? Adesso bisogna andare avanti senza ipocrisia. Si è consentito a De Luca di candidarsi ed allora si faccia una legge per farlo governare o si vada alle elezioni. Nessuno immagini un surrogato antidemocratico” Stefano Caldoro va al contrattacco presentando il conto, provando a mettere Renzi e il governo, nell’angolo ben sapendo che molto difficilmente passerà la linea della legge ad personam per consentire a De Luca di governare. E così mentre l’entourage del neo governatore studia le strategie di concerto con palazzo Chigi, l’ex governatore chiede trasparenza e celerità. Non è un caso che, di rimando a quanto più volte sottolineato dal suo avversario, abbia anche deciso di scrivere di pougno una lettera indirizzata a tutti i funzioanri dell’ente invitandoli ad osservare con giudizio le ultime disposizioni emanate dalla giuntra da lui presieduta facendo da contraltare a quanto sostenuto da De Luca che, invece, ha più volte sottolineatio che quegli atti saranno annullati. Caldoro è intervenuto in seguito alle polemiche sollevate qualche giorno fa dal suo successore che aveva detto: “Ho diffidato le strutture regionali su alcune gare bandite a maggio, comunque tutto il pacco arriverà sul tavolo dell’Anticorruzione e della procura della Repubblica”. “L’attività di gestione della Regione Campania da parte dei dirigenti e degli uffici amministrativi – scrive Caldoro – anche allorché dia seguito ad atti programmati, assunti o deliberati dalla stessa Giunta, nella fase di pienezza dei propri poteri, ovvero a seguito dell’adozione di atti necessitati e urgenti, non è soggetta alle limitazioni dei poteri degli organi politici, operanti nel periodo elettorale e nella conseguente fase antecedente all’insediamento del nuovo Consiglio e della nuova Giunta regionali”. Caldoro quindi richiama gli uffici regionali “sulla necessità – scrive – di proseguire, come di consueto, in tutti gli adempimenti connessi all’esercizio della predetta attività, al fine di evitare indebiti rallentamenti o arresti dei procedimenti in corso e conseguenti possibili pregiudizi alla continuità dell’attività amministrativa, nonché eventuali danni erariali o a terzi”. Il presidente uscente conclude invitando i funzionari della Regione a “vigilare, ciascuno nell’esercizio delle rispettive competenze, sul corretto svolgimento delle stesse attività da parte degli uffici, degli enti strumentali e delle società sottoposti alla propria vigilanza, denunciando tempestivamente alle autorità competenti eventuali turbative o indebite ingerenze nelle stesse da parte di soggetti non legittimati, né competenti all’esercizio delle predette attività”.
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