CAMERA DI COMMERCIO, BELTOTTI CONVOCA I COMPARTI

Inizieranno il prossimo 28 luglio , martedì, le consultazioni attraverso le quali il consigliere anziano, Antonio Beltotti, avvierà il percorso per convocare entro i trenta giorni previsti dal regolamento, e quindi entro il 21 agosto, il Consiglio camerale utile ad eleggere il nuovo presidente della Camera di Commercio di Salerno e la sua squadra che resteranno in carica un anno fino alla scadenza del mandato naturale, prevista nel 2016. In orari differenti distanziati di mezz’ora l’uno dall’altro,  Beltotti ascolterà i rappresentati delle diverse associazioni di categoria, per capire quali sono le posizioni in merito ai possibili candidati dopo le dimissioni di Guido Arzano e della sua Giunta, consegnate al termine della seduta del Consiglio nella quale venerdì scorso è stato approvato a maggioranza il bilancio ed il il rifinanziamento dell’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi. Non sarà un lavoro facile per il consigliere anziano. Tra le associazioni non c’è ancora un’intesa di massima, eccezion fatta per gli industriali che sarebbero pronti a sostenere l’ipotesi Andrea Prete e cercano sostegni ed alleanze attorno all’ex presidente di Confindustria, considerato un fedelissimo dell’attuale Governatore della Campania per il quale Prete non ha mai nascosto stima e sostegno. Nulla in contrario contro la sua candidatura alla presidenza anche da parte del presidente della Confesercenti Enrico Bottiglieri che, però,  si augura alla guida dell’ente un presidente che sia capace di restare fuori dai giochi della politica e non nasconde di essere pronto a gestire qualora gli fosse chiesta la vice presidenza. Il settore più unito appare quello dell’artigianato che potrebbe trarre proprio da questa forza l’ambizione di guidare la Camera di Commercio, anche solo per un anno. Le strategie di queste ore ruotano anche attorno alla doppia possibilità di accontentare con una presidenza a tempo categoria come Artigianato ed Agricoltura che difficilmente potrebbero ambire alla presidenza per 4 anni, solitamente affidata a comparti “più forti” come  Industria e Commercio.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro