CAMEROTA, LA CALANCA UNA SPIAGGIA “PRIGIONIERA”

Diritto di balneazione a rischio sulla spiaggia “Calanca” di Marina di Camerota. La denuncia arriva dal responsabile salernitano dell’Adiconsum Cisl, Antonio Galatro, che si è fatto portavoce dell’istanza dei numerosi residenti. Secondo una prima ricostruzione fornita dai cittadini, a causa delle tante concessioni rilasciate dall’amministrazione comunale cilentana per l’arenile in questione, non è stato più rispettato il tetto del 30% riservato per legge agli abitanti di Camerota come spiaggia liberà, né i 5 metri di bagnasciuga da parte dei lidi balneari. Divieti che, nonostante vengano elencati nell’ordinanza sindacale e nel regolamento della Capitaneria di Porto, non sono rispettati per mancanza di sorveglianza. Inoltre, il prezzo di fitto degli ombrelloni sarebbe lievitato del 45% circa. Una situazione, su una spiaggia al centro di Marina di Camerota molto frequentata dai residenti, diventata insostenibile e su cui l’associazione cislina che tutela i diritti dei consumatori vuole vederci chiaro. “E’ del tutto evidente che la situazione denunciata dai frequentatori delle spiagge di Marina di Camerota, se rispondente alla realtà, sarebbe scabrosa, sia perché rappresenterebbe una limitazione della libertà d’uso di un bene pubblico, sia perché tale limitazione sarebbe messa in opera da parte di “privati” non autorizzati, che in tale situazione rimangono anche impuniti”, ha spiegato Galatro.  “L’Adiconsum di Salerno, pertanto, ha chiesto, attraverso una nota inviata alla Capitaneria di Porto e all’amministrazione comunale di Camerota, che si verifichi quanto denunciato da alcuni cittadini. E’ un atto dovuto per ristabilire, in caso di violazione delle norme, la legalità sulle spiagge di Marina di Camerota”.

Autore dell'articolo: Marcello Festa