Entrerà in vigore domani 5 novembre il nuovo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Conte, avrà validità fino al 3 dicembre. Misure uguali per tutto il territorio nazionale come la limitazione agli spostamenti serali che scatta dalle 22 alle 5 del mattino e la didattica a distanza per le scuole superiori, e norme regionali che saranno calibrate a seconda dell’indice dei contagi e della tenuta del sistema sanitario, a cominciare dai posti disponibili nelle terapie intensive.
Tre fasce per le Regioni – rossa, arancione e verde – a seconda del rischio sanitario e della capacità di risposta del sistema. Si tratta di 3 macro-aree, divise in base alla gravità della situazione e dell’indice Rt. Le zone rosse sono quelle ad alto rischio, le zone arancioni quelle a rischio medio-alto e poi le zone verdi con rischio moderato o più basso.
Le restrizioni più stringenti in queste aree prevedono per tutte il coprifuoco dalle 22 alle 5 con gli spostamenti da comprovare con autocertificazione, il divieto di spostamento in entrata e uscita dalle Regioni e anche tra Comuni e Province, salvo che per esigenze comprovate; bar, ristoranti, pub, locali e pasticcerie chiuse ma con la possibilità di vendita da asporto fino alle 22, centri commerciali chiusi ma supermercati e farmacie aperti all’interno. Restano aperti senza distinzione di colore per le zone anche i parrucchieri,estetisti e barbieri. Consentito svolgere individualmente attività motoria (sport e passeggiate), ma solo in prossimità della propria abitazione, individualmente.
Le regole saranno valide dal 5 novembre al 3 dicembre.
Lombardia, Piemonte, Calabria, Alto Adige e Valle d’Aosta le Regioni dellala stretta più decisa (zona rossa). Puglia Liguria Veneto al momento sono in bilico tra zona arancione e verde. Mentre la Campania (per il momento in zona arancione) potrebbe andare in zona rossa. Nello specifico il governatore De Luca continuerebbe a spingere per un lockdown totale
Rispetto alla zona rossa, dove è prevista la chiusura dei negozi al dettaglio, tranne alimentari, farmacie, edicole; mercati di generi non alimentari, saranno vietati spostamenti in entrata e uscita dalla Regione, salvo che per spostamenti motivati o necessità, i centri commerciali resteranno chiusi durante il weekend, festivi e prefestivi. Anche in questo caso i negozi saranno chiusi così come mercati, bar, ristoranti e pasticcerie.
In pratica si interviene a livello graduale a seconda della soglia di criticità che si registra a livello territoriale. La classificazione di ogni Regione in una delle tre zone rosso», «arancione» e «verde sarà decisa dal ministero della Salute sulla base di 21 parametri di riferimento. Alcuni dei parametri che serviranno per l’inserimento nelle diverse fasce sono stati indicati dallo stesso premier: si tratta dell’indice di contagio Rt, dei focolai e della situazione di occupazione dei posti letto e della saturazione delle terapie intensive negli ospedali.