Caos a Napoli davanti alla sede del Consiglio regionale della Campania. Nonostante sia stata ‘sconvocata’ la prima seduta prevista per oggi, un gruppo di manifestanti si è riunito davanti al parlamentino campano. A protestare ci sono i disoccupati organizzati, della sigla Bros, che hanno esposto striscioni, sostenitori del Movimento Cinque Stelle. Insieme con i consiglieri pentastellati eletti un gruppo di associazioni ha avviato una raccolta di firme per chiedere le dimissioni di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, sospeso in virtù della legge Severino. Come è noto Rosa D’Amelio ha provveduto a sconvocare la prima seduta del Consiglio regionale in programma per oggi, perchè – ufficialmente – si vuole ben comprendere l’iter da seguire in virtù del decreto di sospensione notificato al Governatore De Luca. Una decisione che è stata, come era logico accadesse, aspramente contestata dalle opposizioni e in modo particolare dal Movimento di Grillo che considera illegittima la decisione assunta. Contestualmente i legali di De Luca presentavano, in mattinata, il ricorso ex articolo 700, contro la sospensione effetto della Severino. Infatti dopo una lungo consulto si è deciso di percorrere la strada del ricorso davanti al giudice ordinario e non quella della nomina, da sospeso, di vice e giunta, come pure ipotizzato da Renzi, proprio perchè ritenuta più rischiosa in quanto gli atti del governatore sospeso sarebbero stati impugnati e con buone probabilità di un successo dinanzi ad un Tribunale Amministrativo e la qualcosa avrebbe potuto allungare i tempi. Questa opzione, quasi una mossa disperata, verrà presa in considerazione solo nel caso in cui o dal Tribunale Civile dovesse arrivare, inattesa, una sentenza di rigetto o se la decisione attesa nel breve volgere di una settimana dovesse tardare ad arrivare in considerazione del fatto che il Consiglio Regionale dovrà obbligatoriamente tenersi entro e non oltre il 12 luglio.
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