La vicenda di Franco Alfieri si arricchisce di un nuovo capitolo.
Il sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno – agli arresti da ottobre per un’inchiesta su presunti appalti truccati – nel primo pomeriggio è stato in Comune, a Capaccio Paestum, per perfezionare le sue dimissioni.
Autorizzato dal giudice, l’amministratore del Pd è stato accompagnato in Municipio dalle forze dell’ordine per integrare l’atto già inoltrato lunedì scorso.
Quel documento, infatti, non era stato considerato valido in quanto sprovvisto di autentica della firma. Le dimissioni protocollate oggi diventeranno irrevocabili tra venti giorni.
Poi intorno alle 17 è avvenuto lo scioglimento del Consiglio comunale con i consiglieri comunali di maggioranza che si sono ritrovare dinanzi al notaio Antonio Paolino per rassegnare le dimissioni in massa e staccare la spina all’Amministrazione.
Davanti al notaio erano presenti il presidente dell’assise civica Angelo Quaglia ed i consiglieri Igor Ciliberti, Antonio Scariati, Pasquale Accarino, Angelo Merola, Giovanni Cirone, Ulderico Paolino, Gianmarco Scairati, Maria Rosa Giuliano, Luca Sabatella, Serena Landi, Annalisa Gallo, Adele Renna, Domenico Di Riso e Rossella Anna Tedesco.
Soltanto in questo modo si darà la possibilità di rientrare nella scadenza del 24 febbraio, termine ultimo per consentire al Comune di andare al voto nella prima finestra elettorale utile e, quindi, già nella prossima primavera.
Nelle prossime ore il prefetto di Salerno, Francesco Esposito, dovrà nominare il commissario prefettizio che guiderà l’ente fino a nuove elezioni.