Alle prime ore dell’alba i Carabinieri della Compagnia di Amalfi, con il supporto di personale della Compagnia di Napoli-Stella, hanno arrestato, nel napoletano, un cittadino italiano 47enne di origini partenopee per “truffa aggravata ai danni di un anziano”. L’operazione è il frutto di una complessa attività d’indagine condotta dall’Arma Territoriale iniziata lo scorso mese di marzo, prima dell’inizio del “lockdown”, a seguito della denuncia querela presentata da F.A., di 79 anni, ai militari della Stazione di Amalfi. La vittima riferiva che all’uscita dagli uffici postali di quel centro era stato avvicinato da una macchina con a bordo una persona che asseriva essere stato un suo vecchio collega di lavoro presso la sede di una nota società informatica di Roma ove i due avrebbero lavorato insieme diversi anni e dove effettivamente la vittima era stato impiegato. Dopo un lungo colloquio familiare nel corso del quale il malfattore mostrava di conoscere alcune vicende personali della vittima, il truffatore proseguendo nel suo piano criminale offriva in regalo al “vecchio amico” alcune cravatte, da lui definite di pregevole fattura e realizzate dalla ditta della moglie. Al contempo però, con la scusa di aver problemi di prelievo con il proprio bancomat, richiedeva al malcapitato un prestito di 400 euro con la promessa di restituirli al prossimo incontro. Una volta ricevuta la somma in contante, lo sconosciuto si allontanava a bordo della sua macchina. Solo a quel punto, dopo aver visionato meglio le cravatte, risultate poi di pessima fattura, il pensionato comprendeva di essere stato raggirato. I Carabinieri, non appena ricevuta la notizia di reato, hanno avviato le indagini, visionando numerose telecamere pubbliche e private presenti in Piazza Flavio Gioia nelle immediate vicinanze delle Poste, grazie alle quali è stato possibile individuare la targa dell’auto, individuare il proprietario e successivamente identificare l’autore del reato, peraltro risultato essere stato denunciato in stato di libertà solo pochi giorni prima, a Sorrento, per aver commesso lo stesso tipo di reato e con lo stesso modus operandi. All’esito degli elementi raccolti, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari nei confronti dell’indagato. La posizione dell’arrestato è stata aggravata anche dal fatto che, al momento della notifica del provvedimento da parte delle Forze dell’ordine, con contestuale perquisizione domiciliare, sono state rinvenute altre 52 cravatte della stessa foggia e fattura di quelle usate per commettere la truffa. L’interessato è stato così condotto in caserma per la compilazione degli atti di rito, al termine dei quali veniva infine sottoposto alla misura cautelare de qua.
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