Le famiglie non sanno più che fare c’è tutto un mondo che è sconvolto senza lasciare spazio alla fantasia il presidente della regione Campania snocciola con cruda realtà le sue preoccupazioni e chiede che Capire cosa sta succedendo nelle giovani generazioni sia nei prossime tempi uno degli impegni più rilevati più intensi per evitare di perderle. Il presidente della regione ha scelto la platea del convegno nazionale numero 43 delle Caritas diocesane, dedicato “Agli incroci delle strade. Abitare il territorio, abitare le relazioni” in corso al Grand Hotel Salerno per lanciare il suo appello e per parlare anche di migrazione “Dobbiamo avere un punto di riferimento che è l’accoglienza, la solidarietà umana, la salvezza per chi viene in mare, a prescindere da tutto. Ma dobbiamo anche sapere che c’è un punto limite oltre il quale lo Stato italiano non ce la farà a governare questo problema” ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo al 43esimo convegno nazionale al quale partecipano 660 delegati in rappresentanza di 173 diocesi. Prima di lui a ricordare la capacità di accoglienza di Salerno è stato per i saluti il sindaco della città di Salerno, Vincenzo Napoli che ha ricordato lo sbarco delle giovani 26 migranti morte nel comune capoluogo: ” Credo che in questi tre giorni insieme potranno insegnarci molte cose” ha detto il sindaco di Salerno.
Anche il presidente dei vescovi campani, Antonio Di Donna, ha respinto il concetto di emergenza migranti stabilito per decreto dall’esecutivo. «Si parla di invasione – ha ribadito – ma c’è la disonestà intellettuale di non stare nemmeno ai dati scientifici che vengono portati». Il vescovo di Acerra ha inoltre ribadito la questione ambientale, che non è problema solo della Campania con la morte di giovani e adulti nella Terra dei fuochi. «In Italia vi sono più di 50 siti inquinanti equamente distribuiti al nord, al centro e al sud, per cui il nostro cammino può essere utile, un modello per altre zone d’Italia che si trovano a lottare contro l’inquinamento ambientale».