CARO ENERGIA, LE PROPOSTE DEL PRESIDENTE DI UNIONCAMERE PRETE –

Occorre un approccio europeo per la risoluzione del problema del caro energia che desta forte preoccupazione anche nel vertice nazionale di Unioncamere, l’imprenditore salernitano Andrea Prete che ipotizza tre strategie da utilizzare per alleviare le conseguenze che il costo delle bollette provocherà sull’economia di imprese e consumatori. Sarà un autunno difficile, con un’inflazione da record e Prete è preoccupato per le imprese che rappresenta anche alla guida della Camera di Commercio di Salerno ma anche per i cittadini. Uno dei primi appuntamenti ai quali guarda con speranza il presidente Prete è la tappa del 9 settembre a Bruxelles, ribadendo che il caro energia è un tema europeo. Non ha senso, spiega, mettere un tetto al prezzo del gas se la scelta non è unitaria. Meno propenso allo spostamento delle risorse del Pnrr, Prete pensa all’ incentivazione delle risorse rinnovabili, anche semplificando le procedure burocratiche che ancora oggi rallentano l’istallazione di impianti per la produzione di energia pulita. Chiede, poi, di non ipotizzare false soluzioni facendo esplicito riferimento al caso della Camera di Commercio di Napoli che ha stanziato fondi che finirebbero per rappresentare, dividendoli per il numero di imprese del territorio relativo, 80 € una tantum. Le dimensioni del fenomeno sono tali da non consentire alle Cciaa di intervenire con sostegni concreti, mentre è più facile pensare di sostenere iniziative nella direzione di rateizzare gli importi delle bollette. Bocciata invece l’idea di pensare al nucleare, perché la creazione di centrali atomiche ha tempo troppo lunghi ed il problema richiede soluzioni a breve termine. “La pace su tutte” è l’auspicio del presidente di Unioncamere.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro