E’ stato il tema dominante dell’intera stagione, il male neanche tanto oscuro – anzi di un’evidenza solare – che ha creato non poche difficoltà. L’emergenza centrocampo non è una novità per la Salernitana e c’è poco da fare: visto che squalifiche ed infortuni fanno parte del gioco, bisognava pensarci per tempo e, dunque, attrezzare una rosa più pingue e completa in un settore che viene definito nevralgico e non per mero vezzo. Insomma, a centrocampo la Salernitana ha avuto enormi problemi per tutta la stagione e questo perchè c’erano pochi effettivi a disposizione e, per giunta, anche poca qualità. Busellato, out dalla gara di Benevento, ha rappresentato una pedina cardine per Bollini e la sua assenza prolungata ha inciso tanto. Prima di lui, era toccato ad Odjer star fuori per circa tre mesi. I guai fisici di due mediani non sono roba da poco, ma alla Salernitana non è mancata solo la corsa, l’intensità, la grinta tipica di chi in mezzo al campo deve correre e sradicare palloni dai piedi altrui, ma sono mancate anche geometrie, idee, qualità. Se da un lato ci sarebbe stato bisogno di un maggior numero di effettivi – in lista c’è Grillo che non è mai stato utilizzato – perchè, visti i ritmi della serie B, sarebbe stato opportuno avere più soluzioni in casa, dall’altro ci sarebbe stato bisogno di inserire in rosa un elemento in grado di far girare la squadra e di valorizzare anche le caratteristiche degli altri centrocampisti. Contro il Frosinone la Salernitana ha perso il confronto a metà campo e, per la verità, anche contro il malandato Bari i granata avevano denotato difficoltà contro i dirimpettai pugliesi. A Carpi Bollini cambierà ancora per via della squalifica di Minala. Al posto del camerunese ci sarà Odjer con Ronaldo confermato in cabina di regia e Della Rocca e Zito a contendersi l’altra maglia. In difesa Perico tornerà a destra, Bittante rileverà Vitale a sinistra. In attacco si riparte da Coda. Rosina e Sprocati potrebbero fargli da alfieri. Proprio il lavoro degli esterni d’attacco è stato spesso determinante per mascherare i limiti della mediana. Il gran lavoro in fase di non possesso degli esterni d’attacco, capaci di diventare veri e propri centrocampisti di fascia, ha permesso ai tre schierati in mezzo di coprire meno campo e di restare più vicini tra loro. Cosa che non è accaduta lunedì sera contro il Frosinone. Tutto, dunque, ruota intorno al centrocampo: la Salernitana non è riuscita ad assemblare una mediana di elevata qualità né numericamente adeguata ed ha pagato a prezzo carissimo assenze e cali di forma dei pochi centrocampisti in organico ripercorrendo in tutto e per tutto le tappe della stagione precedente. Resta da capire perchè si sia perseverato nell’errore.
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1 commento su “A CARPI SI CAMBIA ANCORA, MA A CENTROCAMPO CI SONO POCHE SOLUZIONI E NON E’ UNA NOVITA’”
marius
(Maggio 4, 2017 - 12:41 pm)finalmente un articolo nell’intero panorama dell’informazione che mette a nudo, con evidente chiarezza, i limiti di un centrocampo, senza alcuna qualità, modesto, molto modesto sul piano tecnico.. con ronaldo e minala non si va da nessuna parte. e se dovessero essere riconfermati, l’anno prossimo ci ritroveremo a disputare il solito campionato da metà classifica in giù.. complimenti all’onestà professionale e intellettuale e alla competenza del giornalista..
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