Si sono vissuti momenti di altissima tensione ieri, venerdì Santo, nel carcere di Salerno.
Emilio Fattorello, segretario nazionale campano del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, informa infatti che “dal pomeriggio alla tarda serata un gruppo di detenuti, facinorosi e violenti, hanno destabilizzato l’ordine e sicurezza interna del carcere. Si sono impossessati dei pacchi loro spediti per le festività dai congiunti, prima del controllo sugli stessi da parte del personale di Polizia preposto e dal magazzino, e si sono ritirati in Sezione senza seguire ordini e comandi della Polizia Penitenziaria. Addirittura, un Agente di Polizia Penitenziaria di servizio veniva prima minacciato e poi gli è stato strappato con violenza dalle mani il cordless di servizio. La Sezione del terzo piano restava cosi in mano ai detenuti: l’esiguo personale in servizio, non potendo fronteggiare l’emergenza creatasi, per l’azione rivoltosa creatasi e posta in essere, lanciava l’allarme e chiedeva supporto ai colleghi liberi dal servizio”.
Momenti di alta tensione, sottolinea ancora Fattorello: “riequilibrata la forza operativa, nessuna trattativa con i rivoltosi aveva buon fine, tanto che gli agenti guidati dal Direttore e Comandante del Reparto, con strumenti di antisommossa hanno fatto irruzione nella sezione riportando l’ordine ed isolando i soggetti più ostili e refrattari agli ordini impartiti.
Dalle poche notizie pervenute si parla di danni arrecati ai beni dell’Amministrazione e diversi agenti contusi che hanno fatto ricorso alle cure del Sanitario di turno, uno di essi ha avuto bisogno delle cure presso il Pronto Soccorso Ospedale Civile esterno. La Casa Circondariale di Salerno, ancora una volta alla ribalta della cronaca, struttura questa che per carenze strutturali, carenze organiche, insufficienza gestionale dell’Area Sicurezza, piu’ volte denunciate dal SAPPe, ove non si riesce a controllare una popolazione detenuta di particolare tipologia ed indole. Proprio in periodi festivi come questi le tensioni interne e le criticità si acuiscono ancora di piu’ in maniera esponenziale”.
Sconcertato Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “Quel che è successo ieri nel carcere di Salerno è di una gravità inaccettabile. Un plauso va al personale di Polizia Penitenziaria che, pur in numero esiguo, ha fronteggiato la crescente tensione e che, con non poche difficoltà, ha riportato la situazione alla normalità. La cosa ancora più grave è che nel carcere di Salerno c’è stata di recente una ispezione ministeriale, sollecitata proprio dal SAPPE in relazione alla pessima gestione del personale e delle condizioni operative della Polizia Penitenziaria: ma, nonostante questa ispezione, nessun provvedimento correttivo e risolutivo è stato adottato e ieri si sono vissuti ancora una volta momenti di altissima tensione. Servono subito provvedimenti concreti. Basta con le continua aggressioni a donne e uomini del Corpo in servizio negli Istituti penitenziari del Paese, sempre più contusi, feriti, umiliati e vittime di violenze da parte di una parte di popolazione detenuta che non ha alcuna remora a scagliarsi contro chi in carcere rappresenta lo Stato”.