CASA PER ANZIANI SICA, TESTIMONIANZA CHOC: “ECCO COME TRATTAVANO MIO PADRE” –

Questa foto ritrae il signor Stefano due giorni prima di morire. Era uno degli ospiti della casa di cura Sica di Cappelle. Due giorni dopo aver minacciato di ritirarlo dalla struttura perché lo avevano trovato legato alla sedia a rotelle e con un livido al volto, la figlia Assunta ed il nipote non hanno fatto in tempo a presentare la denuncia perché Stefano se n’è andato. A mostrarci la foto, sono proprio loro oggi perché hanno saputo dell’inchiesta dei carabinieri del Nas e della procura di Salerno che ha portato all’emissione di 10 misure cautelari nei confronti di persone che gestivano la residenza per gli anziani. Tra di loro, ci sono persone che conoscono bene come la Direttrice della Casa di cura di Cappelle che, facendo leva sulle regole imposte dal Covid,  impediva loro di vedere il proprio papà e nonno, se non dietro appuntamento e con largo anticipo. Mai nella stanza. Qualche volta in giardino, altre addirittura da una finestrella. Così all’interno dell’Istituto europeo di Cura per l’anziano, impedivano che i familiari venissero a conoscenza di quanto accadeva agli ospiti, dei maltrattamenti e delle situazioni di degrado in cui tenevano i pazienti nonostante una retta che sfiorava i 2000 € al mese. “ Ci siamo fidati, quando abbiamo cominciato ad avere dei dubbi, non c’è stato più tempo per poter approfondire la questione” racconta oggi tra le lacrime Assunta, mostrando anche una foto che mostra il papà ormai privo di vita con dei vistosi lividi sul volto.” Mi dissero che era caduto ma oggi alla luce dell’inchiesta  credo che non sia andata proprio così e chiedo giustizia per mio padre e per tutti quelli che come lui sono stati trattati male”.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro