Prima l’allenamento sul campo, poi il lavoro davanti al videotape. Altro che festa. Fabrizio Castori ha passato il giorno dell’immacolata sotto il diluvio al campo Volpe e poi a studiare il prossimo avversario davanti alla Tv. Riflettori accesi in via Allende e in contemporanea allo stadio Zini, dove il Brescia, prossima avversaria della Salernitana, era impegnata nel derby di recupero contro la Cremonese. La leonessa ha ruggito e reagito sul campo alla scossa presidenziale di Cellino che ha esonerato l’allenatore Lopez, virtualmente ingaggiato Dionigi, ma ieri sulla panchina delle rondinelle si è seduto Gastaldello pro tempore. Il Brescia ha impattato contro i grigi di Bisoli, su un campo pesantissimo, e rimontando due volte. I lombardi vivono una situazione di precarietà ma non hanno mollato, non si sono disuniti, hanno battagliato nel fango e trovato il gol del temporaneo 1-1 con Torregrossa e il definitivo 2-2 con un destro d’incontro di Dessena, di controbalzo. Nel finale di partita, hanno anche sfiorato il blitz con Ayé, che Gastaldello ha preferito a Ragusa, quest’ultimo entrato alla ripresa per sostituire Spalek.
Ancora in isolamento Alfredo Donnarumma, risultato positivo al Coronavirus. A dispetto della falsa partenza dei lombardi in campionato, per la capolista sarà comunque un compito arduo fare risultato al Rigamonti, campo tradizionalmente ostico e poco favorevole a granata. Per non parlare dell’altrettanto classica reazione dopo un cambio in panchina.
Complice l’infermeria che non ha portato in dote buone notizie, questa settimana Castori potrebbe confermare in blocco la formazione che ha espugnato Cosenza e che ha concesso il bis contro il Cittadella. Lascia aperti, però, un paio di ballottaggi, soprattutto a centrocampo dove Capezzi può insidiare Dziczek ma il polacco resta favorito. In difesa la linea a tre regge: Gyomber è leader silenzioso, Mantovani e Bogdan si esaltano in uno schieramento che offre sempre il raddoppio sull’attaccante. A centrocampo Kupisz e Casasola sulle fasce con Anderson e Dziczek appunto a fare da dioscuri a capitan Di Tacchio. In attacco il tandem Tutino-Djuric.
Domani, nuovo giro di tamponi. Venerdì, partenza in aereo da Napoli per Brescia. La trasferta in terra lombarda inaugura un ciclo verità per la capolista. La Salernitana affronterà in rapida sequenza le squadre sulla carta più forti della categoria. Dopo Brescia, infatti, Di Tacchio e compagni incroceranno i guantoni con Lecce, Frosinone, Monza e Venezia. Soltanto dopo si potrà davvero fare un primo bilancio. Per il momento, però, il ruolino di marcia di Djuric e compagni è comunque da record. Gli attuali 23 punti fissano un +2 sull’andamento del Benevento schiacciasassi dell’anno scorso, che nello stesso periodo veleggiava a quota 21 punti dopo dieci giornate. A ricordarlo è la stessa Lega Serie B sul proprio portale ufficiale, che sottolinea anche come per rivedere un punteggio così alto in testa alla Serie B dopo 10 partite si debba risalire al torneo 2016/17, in cui la stessa quota era stata raggiunta dal Verona, poi promosso in A direttamente a fine regular season. Lo stesso Fabrizio Castori vanta un +5 sull’unico suo campionato vinto in B da allenatore con il Carpi che dopo dieci turni aveva 18 punti. Salernitana che viaggia anche meglio di quella poi promossa in massima serie nel 1997/98, che aveva 20 punti ed era seconda in classifica alla decima giornata.