Il presidente della C.L.A.A.I. (Associazione dell’Artigianato e delle Piccole Imprese) di Salerno Gianfranco Ferrigno ha posto nella disponibilità del Presidente della Camera di Commercio di Salerno Ing. Andrea Prete e del Segretario Generale della C.C.I.A.A. Salerno Dott. Raffaele De Sio le proprie dimissioni dal Consiglio Camerale di Salerno. In una lettera la sua dichiarazione e le motivazioni che lo hanno indotto a fare questa scelta.
Questo il testo integrale della lettera:
Gent. Ing. Andrea Prete
Presidente C.C.I.A.A. Salerno
Gent. Dott. Raffaele De Sio
Segr. Gen. C.C.I.A.A. Salerno Salerno 06/02/2018
Carissimo Presidente,
La presente per comunicare la mia decisione di dimettermi dal Consiglio Camerale di Salerno.
Dopo due mandati ed alla luce del recente riforma delle camere di commercio ho bisogno di una pausa di ripensamento sul mio ruolo nel sistema associativo. Le dimissioni sono un esercizio democratico poco utilizzato.
Già in passato mi ero dimesso dal consiglio dell’ASI. Ero stato nominato come rappresentanza dell’artigianato , ma mi resi conto che non c’era alcun interesse per le imprese che rappresentavo e decisi di dimettermi pensando di creare un momento di riflessione , ma il mio “posto” fu preso dal delegato di un’altra associazione senza alcun risultato
Successivamente sono stato “dimissionato” dalla Fondazione CARISAL( la fondazione che spendeva e penso spendi ancora più in personale ed oneri per gli amministratori che non in erogazioni) . ovviamente ogni posizione critica andava annullata.
Ora mi dimetto perché non vedo nella riforma ultima una reale prospettive per le camere. Normative spesso contraddittorie ( la diminuzione delle camere e l’aumento dei consiglieri), la riduzione demagogica del contributo camerale e l’aumento dello stesso del 20%. Che cosa ne sarà nelle piccole regioni e delle relative piccole camere ?
L’incapacità di fare diventare le camere reale strumento per le economie del territorio visto che sono gestite economicamente solo da contributi delle imprese.
Potrei continuare l’elenco per molte pagine alla fine , a mio avviso, è una riforma debole e senza senso.
Ai dirigenti e ai dipendenti con i quali ho a lungo collaborato auguro che le loro professionalità e competenze non vengano annullate da una riforma approssimativa e pasticciona.
A te e a tutti i colleghi auguri di buon lavoro
Gianfranco Ferrigno