CHIARA PARADISO ONLUS DONA PRESIDI AL RUGGI DI SALERNO

All’ospedale di Salerno sono stati consegnati questa mattina i presidi sanitari per il reparto di Pediatria. A donarli l’associazione Chiara Paradiso di Pontecagnano Faiano con il progetto Ludo.

I tre presidi sanitari donati grazie ad una raccolta fondi, donazioni private e il 5 per mille 2018.

Gli ausili sanitari sono stati consegnati al Day Hospital oncoematologico del reparto di Pediatria dell’ AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, diretto dal primario Rosario Pacifico.

Due presidi, la ludobarella e la ludocarozzina, serviranno per trasportare i bambini e i ragazzi all’interno della struttura sanitaria in modo allegro e amichevole; mentre il carrello medicazione sarà utilizzato dal personale sanitario.

Il nuovo ambulatorio medico del Day Hospital stamani è stato intitolato a Chiara Paradiso.

Presenti alla cerimonia i volontari dell’associazione, il personale medico e sanitario del reparto insieme al direttore generale, Vincenzo D’Amato e al sindaco di Salerno Vincenzo Napoli

A nome mio e del personale della divisione di Pediatria ringrazio l’associazione Chiara Paradiso per la preziosa donazione di una ludobarella e ludocarrozzina che saranno utilizzate per il trasporto dei piccoli pazienti nel percorso diagnostico e radioterapico – commenta il primario Rosario Pacifico – tutto ciò si inserisce in un progetto ormai da tempo perseguito, ovvero di rendere quanto meno impattante il ricovero ospedaliero, accogliendo i piccoli in un ambiente gioioso, dove la malattia si viva meno traumaticamente .

Il progetto Ludo – commenta la presidente dell’associazione, Grazia Paradiso – è uno dei tanti sogni di Chiara, che in questi undici anni abbiamo realizzato nelle diverse realtà ospedaliere del nostro territorio. Dal sogno di Chiara al sorriso dei bambini. L’umanizzazione dei reparti ospedalieri con questo tipo di presidi aiuta a rendere la struttura più vicina al mondo dei bambini, così come desiderava Chiara, scomparsa 11 anni dopo aver a lungo combattuto contro il sarcoma di Ewing.”

Autore dell'articolo: Barbara Albero