E’ tempo di riflessioni e valutazioni post voto. Congola il PD uscito bene dalla tornata amministrativa ed ora a caccia di un poker attendendo l’esito del ballottaggio a Capaccio e Mercato San Severino, si mortifica Forza Italia e in generale il centro-destra la cui crisi in provincia di Salerno appare ormai irreversibile, si flagella il Movimento 5 Stelle il cui flop è andato ben oltre i confini provinciali tanto da spingere l’onorevole salernitano Girolamo Pisano ad una spietata analisi che, in considerazione di quanto successo a qualche suo predecessore, non potrà non avere ripercussioni sul suo futuro impegno politico. Lucida e spietata l’analisi del grillino della prima ora,
“fino a quando non avremo anche noi liste d’appoggio, andremo a sbattere. Corriamo in 80 comuni e riusciamo a fare solo 22 consiglieri”, parole due, concetti chiari che cozzano con quello che è uno dei capisaldi del Movimento, ovvero la netta preclusione dei 5 stelle a possibili alleanze pre elettorali. Ma pisano va anche oltre. “Deve finire il vincolo dei due mandati. La base chiede impegno, ma nei Comuni c’è chi perde soldi: guadagnano pochissimo, con la prospettiva di dover lasciare presto. Sono tutti inutili tabù che alla fine, di fatto, crolleranno”. In sintesi l’onorevole salernitano chiede al Movimento e in generale alla base di fare uno salto di qualità, uno scatto in avanti, passare cioè da Movimento, spesso – se non sempre – basato sulla protesta a partito di governo. Un passaggio l’imprenditore salernitano lo riserva anche alla possibilità che il Movimento di Grillo possa stringere un’alleanza con la Lega. “Con una legge elettorale proporzionale è naturale che si vada verso un’alleanza con la Lega. Io non ci sto. Ho già detto ai miei in Campania che tra un po’ gli sarà chiesto di mettersi la cravatta verde della Lega. Io non la indosserò mai. Sono di Salerno e i meridionali con la Lega non possono andare d’accordo. Se ci alleiamo con loro – puntualizza – abbandono i 5 Stelle”. Velenosissima la coda. Per Pisano, infatti, non sarà Luigi Di Maio il candidato premier del Movimento. “È troppo inesperto. La gente lo considera un ragazzino”. Concetti chiari, forti, che, probabilmente fanno da preludio ad una presa di distanza dal Movimento sempre che, prima, non sia il Blog a decidere per un suo allontanamento.