COL VERONA IN NOTTURNA, REBUS FORMAZIONE

Sotto i riflettori, in tutti i sensi. Salernitana – Verona sarà la partita più attesa e mediaticamente più interessante del prossimo turno del campionato cadetto e si giocherà regolarmente alle 20.30. Le perplessità circa la collocazione in orario serale della gara che erano state sollevate dal Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza sono state superate dalla decisione del Gos. Giocando di domenica, alle 20.30, infatti, si scoraggerà anche un possibile esodo di tifosi veronesi che dovrebbero affrontare un lungo viaggio di ritorno nella notte. Da Verona si muoveranno in non più di duecento ultras tesserati a quanto pare e, dunque, considerando che saranno comunque installati i container intorno allo stadio, tutto dovrebbe filare liscio. D’accordo la rivalità, comprensibile anche una certa voglia di rivalsa dopo la finale plyaoff del 2011, ma l’auspicio è che non si vada oltre e non ci siano deprecabili eccessi. Il Verona di Pecchia arriverà all’Arechi senza Pazzini, infortunatosi all’esordio col Latina dopo aver segnato la rete del secondo vantaggio scaligero. In attacco, però, il Verona ha abbondanza visto che a giocarsi la maglia di Pazzini saranno Ganz e Juanito Gomez. Contro il 4-3-3 scaligero Sannino non sa ancora quale modulo potrà opporre e questo perchè le scelte di formazione saranno influenzate dal mercato e dalle notizie provenienti dall’infermeria. Vitale ed Odjer non sono ancora recuperati al 100% e si spera che possano essere della gara. Altrimenti potrebbe essere riproposto il 3-5-2 con Rosina mezz’ala e Zito padrone della corsia sinistra. La gara di domenica è molto sentita dalla tifoseria granata che riempirà l’Arechi a prescindere da ciò che riserverà il rush finale del mercato. Sarà una sorta di giornata granata all’incontrario, nel senso che non sarà la società ad indirla ma saranno i tifosi a darsi appuntamento per l’occasione. Sarà proprio la carica dell’Arechi l’uomo in più dei granata. Se poi il mercato porterà in dote forze fresche, a nessuno dispiacerà.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto