COLANTUONO RISPETTA IL COPIONE: ANCHE PER LUI FINE DELLA CORSA

Stefano Colantuono lascia la Salernitana. Il tecnico di Anzio si è dimesso dopo due giorni di riflessioni e valutazioni approfondite. La sconfitta di Carpi, la terza di fila, il malumore della piazza, il sempre più sfilacciato rapporto con la squadra, ma anche qualche frizione con la società: tutto questo ha indotto Colantuono a farsi da parte. Eppure, proprio l’ex allenatore di Bari ed Atalanta era stato l’unico dell’era Lotito- Mezzaroma ad aver firmato un contratto pluriennale, ad essere stato messo, almeno a parole, al centro del progetto. Sarebbe dovuto toccare a lui il compito di guidare la squadra verso traguardi importanti nella stagione del centenario e, del resto, Colantuono non aveva nascosto ambizioni e sogni anche di recente. Dopo la vittoria sullo Spezia, nonostante il terzo posto momentaneo in classifica, qualcosa si è rotto tra lui e lo spogliatoio. La squadra giocava male, molti calciatori non si sentivano valorizzati e considerati, al di là del ricorso al turnover, e le ultime tre partite hanno scavato un solco profondissimo tra l’allenatore ed il gruppo. La tardiva reazione della squadra a Carpi, a cui Colantuono aveva assistito senza battere ciglio in panchina, era apparsa come un segnale. Il tecnico, che domenica sera si era fermato a Roma, e non aveva dormito con il resto della comitiva a San Severino, ieri ha raggiunto San Gregorio Magno dove ha maturato la sua decisione. In mattinata ha parlato con Fabiani a cui ha comunicato la sua scelta irrevocabile. Colantuono lascia dopo un anno esatto dal suo insediamento ed è l’ennesimo allenatore che viene dato in pasto alla critica. Da quando è tornata in serie B, infatti, la Salernitana ha sempre cambiato guida tecnica durante la stagione e solo Torrente è riuscito a superare le festività natalizie indenne. Il tecnico di Cetara fu esonerato dopo la sconfitta di La Spezia, a mercato chiuso, ma almeno riuscì a mangiare il panettone. Sannino, dimessosi a novembre, e Bollini, disarcionato ai primi di dicembre, ed ora Colantuono: per il terzo anno di fila la Salernitana cambia quando il girone di andata non è ancora finito. La storia si ripete, come da copione. Sempre lo stesso. Pensare sia solo un caso sarebbe davvero da ingenui.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto