Gli ultimi mesi, purtroppo, sono stati alquanto complessi per i cittadini italiani, che hanno visto erodere fortemente il proprio potere d’acquisto a causa dell’inflazione, mai così elevata da oltre quarant’anni. Intere generazioni, è il caso di dirlo, sono cresciute convivendo con un’inflazione sotto controllo, a differenza di chi, suo malgrado, ha visto questo fenomeno in tutta la sua forza deflagrante negli anni ‘70
L’aumento dei prezzi significa, giocoforza, maggior selettività nella scelta degli acquisti da effettuare, visto che i salari sono restati fermi, all’orizzonte non si vedono degli aumenti e anche qualora fossero concessi è impossibile possano pareggiare il 7-8% d’inflazione attualmente presente nel nostro paese. Da qui la necessità di reperire beni e servizi a prezzi maggiormente vantaggiosi.
L’inflazione potrebbe aumentare il ricorso al mondo dell’e-commerce
Ed il web, anche in questo caso, potrebbe rivelarsi una straordinaria ancora di salvezza per i risparmiatori, che grazie ad esso possono effettuare acquisti a prezzi, di norma, più convenienti. D’altro canto, è inutile negare come questo strumento abbia letteralmente modificato le vite dei cittadini, semplificando le stesse sotto ogni punto di vista, capacità di spesa inclusa.
La maggior parte dei cittadini ha effettuato almeno un acquisto online, fenomeno che è letteralmente esploso, giocoforza, durante la prima fase della pandemia, quando – beni essenziali a parte – l’unica modalità per poter reperire beni o servizi era costituita dalla grande rete telematica. Molte persone, anche quelle meno avvezze alla tecnologia, hanno potuto constatare come acquistare online fosse comodo e conveniente.
Ed oggi, nonostante la possibilità di poter recarsi direttamente anche nei negozi o centri commerciali, optano per l’e-commerce, grazie alla competitività dei prezzi. Secondo alcuni esperti, quindi, l’inflazione galoppante potrebbe rivelarsi un elemento di ulteriore rinforzo per il mondo dell’e-commerce, che potrebbe far registrare un ulteriore tasso di crescita nel corso del prossimo biennio.
Già oggi, i consumatori volgono il proprio sguardo allo shopping online per l’acquisto di alcuni beni specifici, come quelli del settore tecnologico. Inutile negare, infatti, come questo comparto sia quello maggiormente gettonato nel mondo della grande rete telematica, soprattutto per l’acquisto di alcuni beni come smartphone o personal computer: si stima, in senso lato, che il 55% del comparto hi-tech sia legato all’e-commerce.
I comparti maggiormente utilizzati per gli acquisti online
D’altro canto, la tecnologia (internet) chiama tecnologia (comparto hi-tech). E negli ultimi due anni, complice anche il ricorso massiccio allo smart working, alcuni dispositivi come le cuffie o i pc portatili hanno avuto un grande impulso dopo alcuni anni in cui, complice il boom del digitale, avevano ceduto un po’ il passo in favore di tablet, prima, e cellulari, poi.
Il mondo dell’e-commerce, però, si è rivelato di grande supporto anche per altri comparti del commercio. Basti pensare, ad esempio, al mondo dell’abbigliamento, con alcuni portali diventati estremamente famosi e di largo utilizzo da ambo i sessi. Certo, passeggiare tra le vetrine del centro o di uno chiccoso outlet è estremamente rilassante, ma talvolta non fa propriamente rima con la parola “risparmio”.
Grazie ad internet, invece, il risparmio è in molti casi particolarmente elevato ed esiste la possibilità, qualora la merce acquistata sia difforme da quella vista tramite il web, di poterla restituire vedendo rimborsata la cifra spesa. Non c’è da stupirsi, quindi, se tra i maggiori fruitori dello shopping online dell’abbigliamento ci siano gli uomini, che, in molti casi, non adorano trascorrere infinite ore nei centri commerciali.
L’e-commerce ha un altro grande pregio: garantire massima privacy e sicurezza per chi effettua acquisti. Non c’è da stupirsi, quindi, se il settore del benessere, tra i quali spiccano portali come deliverypassion.com, sia tra quelli che hanno fatto registrare un sensibile aumento del proprio volume d’affari nell’ultimo quinquennio. Ed anche oggi, nonostante le riaperture post lockdown, continua a crescere vigorosamente.