Le fonderie Pisano devono chiudere perché non è possibile che si riesca a mettere a norma quell’impianto. E’ un no netto al possibile superamento delle prescrizioni rilevate dall’Arpac quello ancora una volta ribadito dal comitato Salute e Vita che dati alla mano anche oggi in una conferenza stampa ha certificato lo sforamento dei livelli di pm 10. Dal 4 aprile al 9 maggio secondo i dati dell’ unico ente che certifica l’ inquinamento, come è stato ribadito dai rappresentate del comitato anche contro le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da Assofond, gli sforamenti continuano a registrarsi solo nei giorni feriali, quindi con la fabbrica aperta.
Il comitato ha anche annunciato che ha preso contatti con lo studio legale che ha seguito la vicenda Ilva di Taranto e che è riuscito ad ottenere dalla corte europea il si al ricorso contro lo stato italiano di 182 famiglie per i danni causati alla loro salute.