Prove tecniche di alleanze. Volta pagina De Luca e, inevitabilmente volta pagina anche la città perchè alle amministrative in programma nel 2016, anche a Salerno, dopo gli esperimenti ben riusciti prima alla Provincia con la vittoria di Canfora che poi, soprattutto, alla Regione, si presenterà ai nastri di partenza una coalizione composita. Fine del “monocolore deluchiano”, ovvero liste civiche senza simboli e senza alleanze, e ripartenza all’insegna delle alleanze. Ed allora, tornerà nuovamente in pista dopo la vacatio della passata tornata elettorale, la lista del PD che sarà, sicuramente, la lista di riferimento, quindi sarà riproposta Campania Libera e infine la lista Progressisti per Salerno che, però, scalerà dalla prima alla terza fascia. Non solo. Insieme alle tre liste ispirate dal governatore di concerto con la segreteria provinciale del PD, ci sarà la lista del Partito socialista, quindi UDC e Verdi. Dunque si volta pagina, ritornando ad una sistema per così dire tradizionale ed anche per questa ragione è già cominciata, all’interno dell’attuale consiglio, la corsa al posizionamento perchè c’è il rischio, concreto, che buona parte dell’attuale consiliatura non si ritrovi nel futuro assetto politico. La decisione di ritornare all’antico sarebbe già stata presa, e in verità qualcuno s’attendeva una novità del genere, diciamo anche un segnale, già in questa fase. S’ipotizzava, infatti, che i posti lasciati vacanti dal Picarone e Cascone potessero essere occupati dal PSI, visto che i socialisti dopo le dimissioni di Maraio non avevano più rappresentanza in giunta, e UDC considerato il grande asse con Cobellis. De Luca è stato fortemente tentato, ne ha parlato a lungo con Enzo Napoli, ma alla fine si è deciso di lasciare le cose così com’erano non aprendo ad altri partiti ma neanche distribuendo tra i fedelissimi gli assessorati lasciati liberi.
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