Negli scorsi giorni ha fatto discutere – e non poco, il progetto lanciato da Amazon, con l’intento di donare alle scuole selezionate che abbiano aderito all’iniziativa una percentuale degli acquisti effettuati dai clienti sul marketplace stesso. “Va specificato che tutto questo sarà un credito virtuale” – spiega, in prima battuta, Giuseppe Gagliano, Presidente Confcommercio Salerno – “”Un click per la scuola” è solo l’ultimo episodio di una saga a cui non dobbiamo assistere impotenti, ma vanno fatte tutte le pressioni possibili, affinché i colossi del commercio online rispettino le regole di una giusta competizione”. Nel secondo aspetto delle riflessioni “aperte” di Gagliano, a cui si aggiunge l’appello del consigliere di Federmoda Salerno, Marco Salvatore, si fa riferimento al coinvolgimento dei Presidi delle scuole che hanno aderito a questa proposta, a sfavore dei negozianti locali: “In qualità di rappresentate della categoria dei commercianti e del settore turistico sono pronto a farmi portavoce” – afferma Gagliano.
E come anticipato, segue il testo della nota recapitata ai dirigenti scolastici per chiedere di sostenere il commercio di vicinato e di non sponsorizzare l’iniziativa di Amazon:
Caro Preside,
innanzitutto mi presento, sono Giuseppe Gagliano, Presidente della sede di Salerno di Confcommercio.
Ho pensato di scriverLe per raccontarLe… un punto di vista.
Sono certo che a Lei, come a tanti suoi colleghi, sia arrivata la proposta di aderire alla campagna promozionale “Un click per la scuola” da parte di Amazon, iniziativa per la quale il colosso dell’e-commerce donerà alle scuole selezionate – e che abbiano partecipato all’iniziativa, una percentuale degli acquisti effettuati dai clienti sul marketplace stesso.
Immagino che questo abbia suscitato il Suo interesse: di certo un’organizzazione complessa come la scuola ha un costante fabbisogno di materiali di consumo – e non solo, dunque, immagino anche la Sua dedizione e l’interesse che non lesinerà nel voler produrre un bilancio sano e sostenibile.
Con questa mia missiva volevo proporLe, come dicevo, un altro punto di vista. La scuola, anzi mi permetta, la Scuola (con la S maiuscola) è la fucina della società e lo è tanto più in tempi difficili come questi, densi di ansie e paure, perché alla Scuola spetta il compito di forgiare gli uomini che, un domani, dovranno sostenere e far crescere la società.
Io stesso, che sono un fiero papà di due gemelli che frequentano le scuole elementari, ne parlo davvero in prima persona e, come me, i genitori di molti dei Suoi allievi saranno probabilmente impiegati ed operativi nel mondo del commercio e del turismo.
Quindi, Le propongo di non focalizzare la Sua riflessione solo sul piccolo ed aleatorio risparmio concesso da un gigante che già vive un vantaggio competitivo garantito dal lockdown e dallo stop che molte attività commerciali hanno dovuto subire. Le chiedo, invece, di decidere di contribuire alla “resistenza” di un commercio di vicinato, fatto da persone che ci mettono il cuore e la faccia.