CONGREGHE NEL CIMITERO. DEVONO PARTECIPARE AI COSTI –

Ho segnalato in più occasioni l’insolita presenza delle Congreghe religiose (e delle loro attività) all’interno del cimitero cittadino.

In palese contrasto con le normative vigenti che definiscono le aree cimiteriali “aree demaniali” e quindi pubbliche, le Congreghe (o Confraternite) si ritengono “proprietarie” all’interno del cimitero di Salerno di aree ed edifici-mortuari, in  virtù di atti notarili che risalgono al 1884.  Così scrive in una nota il consigliere comunale di “Salerno di Tutti”  Gianpaolo Lambiase.

Esse “gestiscono” nell’area cimiteriale oltre 11.500 “luoghi di sepoltura”. Luoghi di sepoltura, che vengono direttamente “concessi” ai parenti dei defunti in cambio di una “quota associativa” (4.000 euro a loculo?) per la tumulazione dei loro cari. Ed ancora dopo l’estumulazione, pare sia necessario “sostenere” la congrega con una nuova “offerta” per la conservazione dei resti mortali nell’ossario!

La “concessione cimiteriale”, rilasciata negli anni passati alle Congreghe, dovrebbe essere corredata, ai sensi delle normative vigenti, dallo statuto della Congrega, Confraternita e/o Associazione nella quale siano indicate le modalità di accesso alla sepoltura da parte degli associati, l’elenco dei beneficiari se previsti, i costi.

Si ricorda che il Comune ha l’obbligo del controllo, della vigilanza igienico-sanitaria, e della verifica che non insorgano attività di lucro o speculazione.

Inoltre tale “attività privata” su aree pubbliche si svolge senza che sia versato alcun “canone”, anche usufruendo gratis di servizi ed utenze (pulizia viali, raccolta rifiuti, consumo di acqua e corrente elettrica, custodia/guardiania dell’area cimiteriale), che fornisce il nostro Ente Locale.

Finalmente il 3 ottobre 2019 è stato approvato dalla Giunta Comunale un provvedimento che dovrebbe “sanare” questa “anomalia amministrativa”.

La delibera così recita nei punti più significativi: < … le congreghe…ottennero… in concessione …nell’area cimiteriale… suoli per edificare cappelle funerarie;….sono stati realizzati imponenti monumenti funebri, che ad oggi ospitano più di 11.500 sepolture, tuttora adibiti a monumenti per l’inumazione dei defunti iscritti nelle varie congreghe;

Atteso che gli iscritti nelle varie congreghe sono tenuti annualmente a pagare quota alle stesse, e in caso di morosità decadono dai diritti derivanti dall’essere confratelli, senza diritti a rimborsi;

Accertato che le congreghe fin da quel tempo ( dal 1953?) hanno goduto dei servizi all’interno del civico cimitero senza che venisse mai definita una forma di partecipazione ai costi dei servizi generali sostenuti dall’Ente…;

Ravvisato necessario definire una forma di partecipazione da parte delle congreghe ai costi generali sostenuti per i vari servizi….DELIBERA…di formulare indirizzo al dirigente delle strutture comunali, di cui fa parte il civico cimitero a che venga calcolata la partecipazione, da parte delle congreghe…ai costi generali sostenuti dal Comune per i servizi resi…>.

Spero che si producano rapidamente atti e provvedimenti utili alla riscossione dei “canoni” dovuti, per evitare “responsabilità contabili”, che chiamino in causa Amministratori e funzionari comunali.

Autore dell'articolo: Barbara Albero