CRIPTOVALUTE E CASINÒ: IL RAPPORTO STENTA A DECOLLARE NONOSTANTE L’INTERESSE DEGLI OPERATORI

Se il settore del gambling è in continua ascesa è anche per la sua capacità di porsi al passo con i tempi, di guardare al mondo digitale e di sfruttare a proprio vantaggio i nuovi frutti della tecnologia. Un discorso che vale per tanti aspetti diversi (dalla grafica dei giochi ai linguaggi di programmazione utilizzati) ma che riguarda soprattutto i metodi di pagamento.

Il presente ci dice infatti che il pubblico vuole sicurezza, trasparenza, fiducia ma anche comodità, velocità, tempestività. Così si stanno diffondendo metodi diversi: dai portafogli digitali, gli e-wallet, ai pagamenti biometrici, fino ad arrivare alle criptovalute. Le monete virtuali stanno diventando sempre più popolari e, nonostante non siano state ancora introdotte in tutti i casinò regolamentati in Italia (consulta la lista ufficiale), molte piattaforme e molte aziende hanno iniziato a guardare a questo mondo.

Innanzitutto perché offre dei vantaggi. Per i casinò, l’adozione delle criptovalute può portare a una riduzione dei costi operativi dal momento che le transazioni con criptovalute comportano, in linea di massima, commissioni più basse rispetto ai metodi di pagamento tradizionali. Un risparmio che può essere reinvestito nell’offerta di giochi, in strategie di marketing o in miglioramenti alla piattaforma, aumentando così la competitività del casinò. Utilizzare le criptovalute, poi, vuol dire aprirsi ad un pubblico ancora più ampio, diversificato, globale. In futuro, infatti, le criptovalute svincoleranno gli utenti dalla valuta nazionale e locale, aprendo una nuova scala internazionale, sicuramente più facile, più semplice e più accessibile.

Il fenomeno delle criptovalute, avviato nel 2009 con Bitcoin, sta pian piano rivoluzionando la finanza e i settori correlati. Grazie alla decentralizzazione, alla sicurezza, all’anonimato e alla rapidità delle transazioni, le criptovalute hanno attirato l’attenzione di diverse aziende, tra cui anche quelle del gioco pubblico. Che hanno dovuto combattere, inizialmente, contro preoccupazioni regolamentari e instabilità dei prezzi. I primi casinò Bitcoin sono nati nel 2012 e si rivolgevano a una nicchia di appassionati. Dal 2015, poi, anche i casinò più affermati hanno iniziato a includere le criptovalute come metodo di pagamento, mentre in Italia, come dicevamo, l’adozione è stata frenata a causa delle normative ma presto qualcosa cambierà anche nel nostro paese.

In Italia infatti qualcosa si muove, anche se il rischio è quello di rimanere ai margini del mondo delle criptovalute. A questo sistema guardano però non solo i casinò online ma anche l’e-commerce, la finanza, l’industria tecnologia. A questo nuovo tipo di denaro guardano anche semplici investitori, attratti dalla possibilità di guadagno e di profitto. Certo, la questione della regolamentazione rimane ancora un aspetto delicato, dal momento che autorità e mondo della politica stanno ancora ragionando sulla possibilità di espansione delle criptomonete. L’obiettivo è quello di trovare il giusto equilibrio tra innovazione e sicurezza, mettendo al centro la questione del contrasto alla criminalità organizzata, che potrebbe utilizzare i bitcoin come metodo di riciclaggio. Quello che è certo è che l’interesse verso le criptovalute è sempre più alto. E la storia dei casinò online ne è la dimostrazione.

Autore dell'articolo: Redazione