Le dimissioni di Conte sono innanzitutto una bella notizia per l’Italia. Con Una persona non eletta lontana dai problemi dei cittadini è chiaramente come si sta svelando al servizio delle consorterie dei poteri finanziari e delle lobby europee. Piovono ciritiche pensanti sull’ormai ex Presidente del Consiglio da parte del parlamentare saleerntiano edmondo Cirielli, richiamato alla presenza tra i banchi del parlamento per questa crisi ferragostano. Il rappresentate di Fratelli d’Italia considera le dimissioni di Conte finalizzate a riavere l’incarico e formare una maggioranza ribaltonista con il Pd e Leu . Insomma lui e i 5 Stelle – ha dichiarato Cirielli – pur di mantenere la poltrona passano da un accordo con l’estrema destra della Lega a la sinistra del Pd ed estrema sinistra di Leu. Insomma una vergogna . Incoerenza spudorata . Critico anche il commento del
deputato di Forza Italia Gigi casciello. L’intervento del presidente del Presidente Consiglio è persino in gran parte condivisibile, ma mi sono chiesto dove sia stato dal primo giugno dello scorso anno. Se la coabitazione con Salvini era talmente ingestibile avrebbe potuto dirlo e dimettersi prima invece di consegnarci un discorso da Alice nel Paese delle meraviglie. Rispetto al nuvo governo, Casciello si dice preoccupato per l’Italia e per gli italiani con una crisi al buio che rischia di causare l’aumento dell’Iva con coseguenze drammatiche sui consumi e sui beni di prima necessità. Crede invece che sia corretto, come sta facendo il Pd dopo la prima apertura di Renzi, ragionare sulla eventuale possibilità di aprire un canale di dialogo con tutte le forze responsabili, il depuato Piero de uca che non risparmia nel suo commento cirtiiche al governo gialloverde ricordando che ci sono più di 150 tavoli di crisi al Mise ancora senza soluzione, 600 cantieri bloccati e 27 grandi opere ferme al palo. Senza contare il disastro delle due misure simbolo: quota cento e reddito di cittadinanza. Il timing irresponsabile da Salvini per sfiduciare se stesso e l’intero governo Conte è però pericolosissimo. Il voto in autunno potrebbe portare il Paese ad un esercizio provvisorio e, quindi, all’aumento dell’Iva, così come potrebbe esporlo a rischi finanziari. Nel contesto in cui hanno trascinato il Paese, siamo quindi convinti che per arginare la deriva illiberale ed antimeridionale di Salvini, serve provare a fare un tentativo serio per costruire un governo di legislatura ma se il Presidente della Repubblica dovesse decidere per il voto, noi saremo pronti a combattere democraticamente, con convinzione ed energia, contro le destre e tutti i populisti. piero Sia lo stesso Zingaretti a guidare il nuvo governo. È invece la proposta avanzata da Federico Conte di Leu. Un governo di svolta e di prospettiva, fondato su un patto politico alto con il Movimento 5stelle.“La scelta – continua il deputato – potrebbe avere – risvolto da non sottovalutare – una ricaduta anche sulle alleanze locali, a cominciare da quelle regionali in Toscana, Emilia Romagna, Campania, Calabria e Puglia. Una prospettiva che deve essere condivisa e sostenuta da tutta la sinistra.