CROLLO PINO AD UNISA, I CHIARIMENTI DELLA FONDAZIONE UNIVERSITARIA –

La Fondazione Universitaria dell’Università degli Studi di Salerno ha affidato allo studio legale dell’avvocato Andrea Castaldo la risposta con la quale dopo i sei avvisi di garanzia emessi dalla procura di Nocera Inferiore  esprime una serie di considerazioni sull’indagine che dovrà fare chiarezza su presunte responsabilità nel crollo del pino di 15 metri che ha ferito gravemente tre studenti. L’iscrizione nel registro degli indagati di funzionari amministrativi dell’Università degli Studi di Salerno e della ditta incaricata della manutenzione del verde è un atto dovuto per consentire anche la nomina di consulenti di parte nell’indagine che vedrà al lavoro per la Procura, guidata da Antonio Centore,  un tecnico, probabilmente l’agronomo Carmine Maisto, per capire cosa ha fatto cadere l’enorme fusto.  La Fondazione, presieduta dal professore Antonio Piccolo  ha  ritenuto necessari alcuni chiarimenti anche dopo la nota diffusa nella giornata di ieri dall’ufficio stampa dell’Università.  In primo luogo nella  nota viene rinnovata  la  vicinanza nei confronti dei giovani rimasti feriti nel tragico evento e di tutti i familiari. Da oggi è ricoverato nel reparto di rianimazione del Ruggi di Salerno, affidato alle cure del dottor Renato Gammaldi,   non solo Carmine Fiorillo, m anche lo studente che aveva riportato una frattura al bacino ed è stato operato d’urgenza per il  riscontro di un’altra lesione interna, una perforazione. Allo stesso tempo la Fondazione è al lavoro per affidare le  operazioni straordinarie di messa in sicurezza e controllo dell’intero parco arboreo, operazioni in svolgimento, data l’urgenza. “Per il doveroso riserbo per le indagini in corso, non pare opportuno entrare nel merito della vicenda- si legge nella nota dello Studio Castaldo-  ma per chiarire le eventuali responsabilità di precisa che la Fondazione affida il servizio al una società che doveva occuparsi della gestione, la cura, il monitoraggio,  e che questi gli interventi erano esclusivamente in capo a quest’ultima. Una precisazione che appare una sorta di scaricabarile nell’inchiesta. La Fondazione precisa anche che ha costantemente effettuato i compiti di controllo, provvedendo – anche attraverso audit – a contestare l’inadempimento delle prestazioni contrattuali, laddove riscontrate.  Infine come conclude la nota, ” la Fondazione è a completa disposizione dell’Autorità inquirente, nella quale ripone la massima fiducia, convinta che potrà chiarire in tempi rapidi l’estraneità al tragico evento occorso e l’assenza di ogni responsabilità”. In una precedente nota  l’ateneo aveva invece fatto sapere che ha presentato alla procura di Nocera Inferiore un esposte per sintetizzare  gli esiti dell’inchiesta interna attraverso la quale ha ricostruito  la catena di eventi verificatisi prima dell’accaduto, con il duplice obiettivo, da un lato, di rilevare omissioni e carenze e, dall’altro, di verificare la sussistenza di eventuali condotte irregolari poste in essere in dispregio anche della notevole contribuzione economica, prestata dall’Ateneo, per il corretto adempimento contrattuale del servizio.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro