In questi ultimi anni il tennis italiano vive un momento d’oro forse come mai nella storia di questo sport. Una passione travolgente che richiama decine di migliaia di persone negli stadi e milioni di spettatori davanti alla tv, grazie alla nuova generazione di tennisti tricolore che si stanno imponendo nel circuito mondiale, naturalmente a partire da Jannick Sinner oggi al secondo posto della classifica ATP. Tanti di questi campioni hanno origini del Centro e del Nord del nostro Paese ma in passato è stata la Campania a dare i natali a una serie di talenti che tanto bene hanno fatto nei più grandi tornei del mondo. Parliamo di un periodo compreso tra gli anni ’70 e ’90 che hanno visto protagonisti Massimo Cierro, Diego Nargiso e Rita Grande, fino alla nuova generazione di ragazzi come negli anni 2000 Potito Starace e ancora più recentemente Lorenzo Giustino. Si ricorda come uno dei momenti migliori l’Open di Francia del 2020, qui non fu preso seriamente in considerazione dalle quote sui match del Roland Garros ma ottenne comunque un interessante accesso al secondo turno del prestigioso torneo su terra rossa.
Massimo Cierro
In ordine cronologico, per nascita, ricordiamo Massimo Cierro, nato a Soccavo e per 14 anni nel circuito ATP dove ha trova il suo punto migliore nella classifica globale dei tennisti nel 1985 con un 113° posto. Nel 1991 si toglie una grandissima soddisfazione, quella di battere uno dei migliori tennisti di quell’epoca come Karel Novacek. Nello stesso anno conquista la medaglia d’Argento ai Giochi del Mediterraneo di Atene, perdendo nella finale tutta italiana contro Stefano Pescosolido. Si ricordano poi i cinque titoli di Campione d’Italia, tre nel doppio e due nel singolare.
Diego Nargiso
Napoletanissimo anche Diego Nargiso, classe 1970, il quale alla fine degli anni ’80 fu uno dei pochi italiani ad emergere nei tornei internazionali, già dalle fasi dedicate alla categoria Juniores, proprio come quando a 17 anni riuscì ad arrivare in finale di Wimbledon juniores e a vincerla. Ad oggi nessun altro italiano è riuscito nell’impresa. Tra i professionisti invece il suo record in classifica ATP si ferma al 67° posto ma nella sua carriera è riuscito a togliersi diverse soddisfazioni, come la medaglia d’argento nel doppio della Coppa Davis del 1998 insieme a Andrea Gaudenzi. Oggi fa l’allenatore alla ricerca di nuovi talenti, come magari ce ne possono essere nei circoli tennis di tante città come Salerno che organizza tornei per scovare giovani promesse della racchetta.
Rita Grande
Nel 1975 nasce invece Rita Grande, tra le tenniste di origini campane è probabilmente la donna che ha raggiunto la migliore posizione in classifica WTA, conquistando la 24esima posizione nella graduatoria mondiale delle tenniste. La sua carriera a livelli prestigiosi la ricordiamo iniziare a 15 anni quando per la prima volta disputa un torneo nel circuito ITF diventando, nel 1996 e nel 2000, una delle tenniste italiane rappresentative dell’Italia alle Olimpiadi di Atlanta e Sidney. A livello ITF e WTA si ricordano le vittorie del 1993 nel torneo di Vilamoura, in Portogallo, e i tre trofei di Hobart in Australia, Bratislava e Casablanca. Inoltre ha partecipato a 37 tornei del Grande Slam di fila, raggiungendo gli ottavi di finale in tutti e quattro gli Open. Alla fine della sua carriera Rita Grande porta con sé un’esperienza di 336 vittorie sul campo a fronte di 332 sconfitte WTA nelle partite giocate in singolare.
Potito Starace
Nato nel 1981 Potito Starace ha trovato il suo massimo splendore nel 2007 quando raggiunse il 27esimo posto nel ranking ATP conquistando anno dopo anno, nei tornei internazionali tanti punti necessari per raggiungere questa prestigiosa posizione. Giocatore infaticabile prediligeva la terra battuta dove riusciva a dare il meglio di sé, specialmente con il dritto dove poteva far esplodere tutta la sua potenza per poi lavorare subito sulla palla, piuttosto che affidarsi alla seconda e proprio per questo è stato uno dei giocatori ATP con le percentuali più alte di prime in campo.
Lorenzo Giustino
Lorenzo Giustino poteva essere uno dei ragazzi più promettenti del circuito tennistico partenopeo ed italiano. Ancora in attività lo si ricorda per il record della seconda gara più lunga della storia del Roland Garros, giocando per sei ore e cinque minuti contro Corentin Moutet. Come miglior posizionamento nella classifica ATP c’è il 127° posto del 2019 ma è nei circuiti Futures e Challenger che Giustino ha raccolto gloria nei quali è riuscito a raccogliere per 10 successi nella carriera delle due tipologie di tornei.