DAL CRATERE UN NO ALLE FONDERIE

A seguito delle notizie di stampa concernenti l’ipotesi di trasferimento nelle aree industriali del Cratere delle Fonderie Pisano di Fratte, i rappresentanti degli Enti Locali del Sele – Tanagro – riunitisi in assemblea il giorno 05 giugno alle ore 11– ritengono opportuno dar vita a un Tavolo permanente di consultazione. Pur ritenendo suscettibile di più approfondite verifiche l’ipotesi di dislocazione dello stabilimento nelle nostre aree, è nostra convinzione che la questione non interpelli un singolo sindaco o un singolo Comune dell’area, ma l’intero territorio del Sele – Tanagro e le sue Comunità. Ed è perciò come Territorio che intendiamo interloquire con gli Enti sovraordinati, qualora le notizie pubblicate dalla stampa trovassero conferme ulteriori.

Da circa venti anni a questa parte, il Sele-Tanagro e le aree industriali del Cratere sono state interessate da interventi di programmazione economica costantemente basati su un unico principio-chiave: la cooperazione istituzionale fra Enti locali, Provincia di Salerno, Regione Campania e Governo centrale. Sempre, le nostre realtà hanno scelto la strada del confronto istituzionale; un confronto magari aspro, ma sempre leale, che è il metodo attraverso il quale il Territorio ha compiuto passi in avanti, attirato investimenti, scongiurato decisioni ritenute errate o, talvolta, scellerate.  Ed è nel confronto che siamo pronti a far valere le ragioni del nostro Territorio, del quale siamo rappresentanti legittimi.

Ci sentiamo infine in dovere di rassicurare chi si fosse sentito allarmato.  A tutti loro diciamo che:

-nessuna delle quattro Amministrazioni comunali cui fanno capo gli agglomerati industriali cosiddetti “del Cratere” ha mai ricevuto alcuna comunicazione formale che andasse nel senso di quanto affermato dagli articoli di stampa. Lo stesso dicasi per le altre amministrazioni firmatarie di questo documento;

-nel processo, ormai ventennale, di rilancio delle aree industriali del Cratere, tutti i protagonisti istituzionali si sono impegnati a garantire la qualità ambientale dei nuovi insediamenti industriali. Un principio che, per quanto ci riguarda, resta fermo e fuori discussione. Così come siamo sempre pronti a lavorare per accogliere nuovi investimenti che portano sviluppo al territorio, restiamo contrari in linea di principio all’insediamento di imprese che, dati alla mano, dovessero risultare non del tutto sicure per la salute dei Cittadini o prive delle necessarie certificazioni ambientali.

Concludiamo precisando che alla riunione di domenica 5 giugno erano, come è ovvio, assenti i sindaci dei Comuni nei quali era in corso la tornata elettorale. Abbiamo però convinzione che nei prossimi giorni i nuovi eletti daranno la loro adesione al Tavolo.

Autore dell'articolo: Marcello Festa