Dalla Lazio con furore, anzi no. Almeno questo racconta la storia lunga ormai otto anni del travaso stagionale di calciatori dal club biancoceleste alla Salernitana. Ad eccezione di Luciani e Perpetuini, preziosi nella stagione della promozione in C1, una volta salito il livello della competizione, non è salita anche la consistenza dell’apporto che i calciatori della Lazio hanno garantito alla causa granata. Qualcuno ci ha messo almeno l’impegno, altri hanno deluso anche sotto questo aspetto. Nella scorsa stagione è stato il turno di Andrè e Djavan Anderson, di Davide Di Gennaro e, a gennaio, di Minala. Nessuno dei quattro ha inciso più di tanto ed ora siamo al tempo delle riflessioni e delle valutazioni. Come ogni estate, in fondo. Lotito non si capacita del perchè tanti dei calciatori spediti a Salerno abbiano deluso e, con non poca superficialità, ha provato a dare la colpa all’ambiente, dimenticando che a Salerno, negli anni passati, tanti calciatori sono letteralmente esplosi. Il motivo di fondo sta nell’approccio che i calciatori con etichetta Lazio hanno spesso avuto con la realtà di Salerno, avendo vissuto il prestito in granata come un anno di soggiorno obbligato in attesa di tornare nella capitale e per questo non si sono mai calati del tutto nella mentalità e nello spirito di una piazza calda, esigente, magari anche umorale, ma sicuramente in grado di apprezzare l’impegno e di riconoscere le qualità umane prima che tecniche di un calciatore. Non è un caso che Alessandro Rossi, pur non avendo segnato valanghe di reti nella sua unica stagione in granata, abbia lasciato un buon ricordo contrariamente a tanti altri. Rossi ha giocato a Venezia nella scorsa stagione ed ora è tra i calciatori che Lotito, Fabiani e Ventura stanno valutando in funzione di un approdo in granata. Insieme a Rossi potrebbe esserci anche Lombardi, suo compagno di squadra nel Venezia, un esterno d’attacco dotato di una buona corsa che potrebbe, magari, essere trasformato anche in un laterale da 3-5-2, ruolo per il quale Ventura vedrebbe bene la conferma di Casasola che non è stato convocato da Inzaghi per il ritiro della Lazio. L’argentino vorrebbe tentare il salto di categoria ed aspetta offerte dalla serie A o dall’estero. E siamo al punto. A Salerno da Formello devono arrivare calciatori motivati, che non vedano il passaggio in granata come una sorta di declassamento. L’esperienza della scorsa stagione, si spera, abbia insegnato qualcosa.
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