DE LUCA, ATTACCHI DA SINISTRA

La luna di miele è già terminata. Si avvicina la deadline della sentenza della Corte Costituzionale che dovrà, una volta e per sempre, chiarire il nodo della Severino, e per De Luca, fin qui nel mirino delle oppoisizioni ma in maniera abbastanza soft, cominciano i grattacapi. Il livello di guardia delle accuse rivolte al governatore della Campania si è alzato pericolosam,ente in queste ultime ore e, siparietto di crozza a parte, è abbastanza singolare che le critiche più pesanti siano arrivate da sinistra, in particolare SEL e CGIL funzione pubblica. Piccat, sferzante, il j’accuse giunto dal partito di salvatore Vozza che ha snocciolato numeri e anomalie. 239 funzionari ed istruttori pagati quasi come dirigenti, solo 14 in meno di quelli assunti da Caldoro e con nessun risparmio economico.” in cinque mesi di (non)governo – sottolinea SEL – Vincenzo De Luca ha dimostrato pienamente la sua indole, lasciandosi andare a continui proclami cui non sono mai seguiti fatti. Altro che epocale cambiamento, la nuova amministrazione sembra muoversi in tutto e per tutto sul solco della precedente e l’abnorme numero di dipendenti della Regione arruolato dal nuovo Presidente ne è solo l’ultimo esempio”. Secondo Vozza e Scotto dello snellimento burocratico promesso in campagna elettorale da De Luca non vi è traccia, ed a guardare bene le cifre sembra sempre più chiara l’operazione clientelare messa in campo dalla nuova maggioranza. Sul punto è andata giù dura anche la Cgil funzione pubblica per quanto, il segretario regionale del sindacato, Franco Tavella, abbia, successivamente, provbato a minimizzare la vicenda. Dunque due opinioni completamente diverse all’interno dello stesso sindacato. Un particolare che fa pensare anche ad una “guerra” interna alla Cgil campana.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro