DE LUCA-CALDORO: E’ GIA’ FINITA LA TREGUA

La tregua invocata da Renzi, l’invito rivolto a Caldoro e De Luca, di tenere bassi i toni in questa rovente campagna elettorale, si è già interrotta. Lo si sapeva, non poteva durare a lungo, troppo alta la posta in palio. In verità già nella giornata di ieri, subito dopo l’intervento del Premier a Repubblica TV, intervento durante il quale aveva pubblicamente elogiato Caldoro e spinto De Luca verso la vittoria, eccellente operazione d’immagine, da Forza Italia in modo partiocolare erano partiti autentici siluri all’indirizzo di De Luca prendendo a pretesto proprio il passaggio di Renzi su alcuni impresentabili presente nelle liste collegate al PD. “Su alcune liste collegate al Presidente si può discutere, ci sono candidati che non voterei neanche se costretto”. Parole che ovviamente hanno prestato iol fianco a diverse interpretazioni, qualcuna delle quali ha ferito De Luca. “È stato montato tutto questo caso contro di me – ha scritto De Luca sul proprio profilo Facebook – e non avete notato che l’attuale Presidente della Regione e tutta la sua giunta sono stati eletti da Nicola Cosentino?”. Delle parole di Renzi, Caldoro ha fornito una lettura in chiave istituzionale. “Renzi faceva riferimento al mio ruolo di governatore – ha sottolineato Caldoro – e al lavoro svolto nell’interesse dei cittadini, collaborando con il Governo come lui ha ricordato” Per alcunui un endorsment, per altri soltanto una dimostrazione di grande fair play politico fatto sta che questa mattina De Luca, da Napoli, ha nuovamente tuonato con Caldoro e le forze politiche che lo sostengono.”In Campania l’unico impresentabile è il presidente della Regione eletto dal sistema di potere di Nicola Cosentino e che oggi sta facendo campagna elettorale appoggiandosi sul sistema di potere di Luigi Cesaro. Gli impresentabili in Campania sono questi – ha spiegato De Luca a margine di un incontro nella sede di Coldiretti Campania – sono quelli che come il presidente pro tempore della Campania nominano 400 consulenti che neanche Obama ha, facendo pagare ai cittadini 15 milioni di euro l’anno. Quanto alla formazione delle liste De Luca ha spiegato che “c’è stata qualche sbavatura nella presentazione di una lista apparentata marginale” ricordando di averlo già ammesso “con serenità e onestà, Detto ciò – ha concluso – andiamo alla sostanza, la battaglia contro la camorra non si fa con queste cose del tutto marginali e sanno anche le pietre in Campania che se c’è un possibilità di buttare fuori la camorra dalle istituzioni questa possibilità è legata al nome, alla battaglia e alla vita di Vincenzo De Luca”.

Autore dell'articolo: Marcello Festa