“DE LUCA IMPRESENTABILE MA PER LA SEVERINO”

“Sono mesi che noi denunciamo lo scandalo della candidatura di Vincenzo De Luca e non per venire meno al nostro principio garantista”. Lo afferma Mara Carfagna di Fi. “Non entriamo infatti nel merito del reato commesso da De Luca essendo il processo ancora in corso, ma facciamo riferimento ad una legge dello Stato. La Legge Severino, condivisibile o meno, è e resta una legge dello Stato e come tale è obbligatoria e vincolante per tutti e non può essere piegata a proprio uso e consumo, né può essere applicata a propria discrezione. O vale per tutti o non vale per nessuno. Oggi anche la commissione antimafia, sulla base di un codice di autoregolamentazione approvato dal Parlamento stesso, ha certificato l’inopportunità della candidatura di De Luca. La Campania però – ammonisce – non può essere il capro espiatorio, non può essere la vittima, dell’ambizione smodata di De Luca e delle beghe interne al Partito democratico. Già l’Italia sta vivendo da anni sulla propria pelle, un congresso permanente del Pd con tutte le difficoltà che ne conseguono. Matteo Renzi, se non si esprime come segretario di un partito in preda al panico, dovrebbe invece farlo come Primo Ministro e Vincenzo De Luca invece di millantare denunce contro Rosy Bindi dovrebbe ammettere di essersi voluto a tutti i costi candidare contro la legge solo per soddisfare la sua smania di potere. Adesso è tardi per qualunque cosa, per fare mea culpa o per prendere le distanze. Ma sono convinta che ancora una volta saranno i cittadini campani a risolvere l’impasse e tutte le contraddizioni di Renzi e del PD, votando ed eleggendo Stefano Caldoro”, conclude.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro